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“Quanto sei bella Roma quand’è sera”

“Quanto sei bella Roma quand’è sera”.

Quanto sei sorprendente, emozionante, sbalorditiva.

L’altra sera camminavo tra Circo Massimo e Trastevere, ho rivisto la Roma di Alberto Sordi, di Pier Paolo Pasolini, quella cantata da Anna Magnani e più recentemente da Antonello Venditti.

Quella che descrive lo scrittore americano intervistato nel film di Federico Fellini “Roma” :

Roma è la città delle illusioni, non a caso qui c’è la Chiesa, il governo e il Cinema, tutte cose che producono illusioni. Sempre più il mondo si avvicina alla fine, sempre più  veleni, macchine, sovrappopolazione  e quale posto migliore di questa città che tante volte è morta e tante volte è rinata per aspettare la fine. È il posto ideale per vedere se tutto finisce oppure no”.

Ovviamente il maestro romagnolo è sempre stato un anticipatore, un antesignano, un precursore, mettendo questa frase nella bocca del suo attore; in effetti il film è stato girato nel 1972, esattamente 50 anni fa.

La foto in copertina l’ho scattata vicino a Piramide e mi ha entusiasmato tutta la luce che emanavano i fiori e mi sono illuso di essere in campagna.

Poi, ho scoperto che con un semplice bus urbano riesci a “illuderti” di poter andare fino a Londra.

Il cestino di una bicicletta deturpata viene usato per raccogliere i rifiuti e ti illudi che Roma sia pulita.

Mi sono anche illuso che le carrozzelle siano più veloci dei mezzi moderni di locomozione.

Infine, ho provato epidermicamente, come un pittore che dipinge, di vivere le sue luci per fare un quadro. In quel momento l’illusione si è trasformata in un veliero travolto da un onda di cotanta bellezza in un mare in tempesta.

Perdonami Roma, io ho avuto il privilegio di nascere tra le tue braccia, ma ormai mi sono imbruttito come tanti milanesi e solo ora riesco a cogliere questa tua perenne capacità di sorprendere e di illudere.

“Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancora di più) nella rigida e nojosa indolenza” ( Ugo Foscolo)

Baldassarre Aufiero, luglio 2022 – © Mozzafiato

 

 

 

 

 

 

 

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