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Bari: città oltre il Levante

Sorprendente. Sì, Bari mi ha realmente stupito.
Una città viva e vivace, anche nel periodo più freddo dell’anno.
Mi hanno meravigliato i suoi luoghi di aggregazione e di cultura.
Tra i vicoli di  Bari Vecchia si celebra una quotidianità condivisa, come se appartenessero tutti alla stessa famiglia
C’è sempre qualcuno che si parla, c’è sempre qualcuno che si saluta.
Un microcosmo le cui dinamiche ricordano più quelle di un borgo che di un capoluogo di regione. 
Uno di quei luoghi che stimola la tua creatività, qualsiasi sia l’artista che è in te.
Voglio darvi tre  consigli su cosa vedere a Bari.
Il meraviglioso Castello Svevo risale al XIII secolo, polo culturale della città con mostre ed eventi e sorge in una delle piazze più caratteristiche di Bari.
La Cattedrale di San Sabino merita un posto d’onore, con la sua cripta e i resti bizantini custoditi  nel sottostante Museo del Succorpo.
Infine, la Basilica di San Nicola in stile romanico che ne avvolge la struttura, possiede degli interni sobri e il biancore accecante della facciata.
Un discorso a parte bisogna riservare al Teatro Petruzzelli.
Ho potuto riscontrare in questo splendido teatro un’operatività ed efficienza scandinava unita ad un calore mediteranneo del suo personale.
Infine,voglio regalarvi brevi consigli su dove mangiare e dove dormire:
 
Gastronomia del Centro: hanno cucinato del pesce, che è tra i migliori che abbia mai mangiato. Massimo il maitre vi saprà consigliare rispettando i vostri gusti. 
 
Awesomehouse: un B&B delizioso a due passi dal centro. Il proprietario Enzo è una persona squisita e potrà darvi i migliori suggerimenti su come trascorrere le vostre vacanze.
 
Infine sulla torta barese non c’è una sola ciliegina, ma bensì due…
 
La prima è la Pasticceria Petriella nello stesso edificio del Teatro Petruzzelli, chiedete di Rocco un cameriere sorridente che vi farà provare squisitezze dolciarie che “voi esseri umani non avete mai conosciuto”. Vi saprà parlare della storia della Pasticceria, della filosofia e dei valori del suo Chef (Salvatore Petriella). 
In effetti, solo lo slogan è già denso di significato e vi apre le porte a cosa vi attende:
” Quando un dolce s’ispira all’Arte, il suo scopo non può essere saziarti, ma emozionarti”
 
Infine,il Panificio Fiore dietro la Basilica di San Nicola.
Focaccia benedetta perché sorge sui resti di una chiesetta medievale  e dei resti antichi di un palazzo nobiliare del ‘500. Le sue specialità sono una delizia del palato. Se non c’è la solita fila, approfittate per parlare con Tony Fiore, Vi racconterà della sua passione per il suo lavoro.
Vi racconterà che alzarsi presto la mattina per fare il pane è una scuola di vita, che il pane educa l’uomo e insegna il senso della famiglia.
Perché spezzare il pane è un gesto antico.
Metterlo a tavola è un gesto di condivisione.
Sprecarlo è un gesto insensato.
Buon viaggio

Baldassarre Aufiero, febbraio 2023 –  @Mozzafiato

Foto di Baldassarre Aufiero – @Riproduzione riservata

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