Home / LIFESTYLE / Un Purgatorio di Letizia Russo

Un Purgatorio di Letizia Russo

Il Trittico Dantesco di Fabrizio Arcuri porta con sé la funzione didascalica del racconto che guida all’esplorazione della realtà e alla sua comprensione, per avere chiaro come agire nella propria vita.

Nel Purgatorio di Letizia Russo si viene catapultati in un bosco e la quarta parete si materializza nel parabrezza di un’Alfa Romeo, dietro la quale due donne parlano di morte, di guerra, ma anche di vita e ridisegnando il momento della fine del vivere come un ‘saluto’ estremo condiviso, che lo fa percepire come un passaggio e non una vera fine.

Questa rappresentazione è un pugno allo stomaco che mostra attraverso il parallelismo tra il Canto su Stazio, poeta che attraverso la poesia ha trovato la fede in Dio, e l’odierna situazione culturale, il fatto che il teatro non svolge più il suo ruolo di guida e in cui l’intellettuale ideale è colui che non prende posizione perché farlo equivarrebbe ad una sfrontatezza che la cultura ritiene inadeguata.

Il piacevole paradosso è però che la pièce, con il suo messaggio così potente, riesce, oltre che ad emozionare visceralmente, anche a trasmettere allo spettatore la spinta a tornare al suo ruolo attivo, restituendo così al teatro la funzione che gli spetta, ossia mostrare la realtà complessa e non ridotta da stereotipi imposti e limitanti, che non la fanno percepire per quella che realmente è.

Teatro Maddalene – Padova

Teatro Stabile del Veneto

https://www.teatrostabileveneto.it/

 

Laura Khasiev, maggio 2021 – © Mozzafiato

 

Ufficio Stampa