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La straordinaria efficienza elvetica.

In questo periodo di Coronavirus, il welfare Svizzero offre due anni di disoccupazione pagando l’80% delle ultime sei buste paga, proponendo in questo periodo corsi di formazione, corsi di aggiornamento, con lo scopo di reinserire le persone nel mondo del lavoro.
Un sistema lavorativo, quello svizzero, meritocratico, che fa crescere chi ha capacità, tenacità e soprattutto voglia.
L’assenza di benefici economici per lazzaroni, ladri e assenteisti cronici e una concreta modalità di assistenza economica ai più sfortunati.
Questa straordinaria efficienza ha brillato in questo periodo di Pandemia.
Dall’11 marzo, con l’inizio del Lookdown, tutte le aziende hanno avuto la possibilità di mettere i propri dipendenti in lavoro temporaneo (cassa integrazione). Tutti i dipendenti, full time, part time, a chiamata: TUTTI.
Nelle rare eccezioni in cui l’azienda abbia avuto bisogno dei dipendenti per qualche ora, la parte di ore lavorate sono state retribuite dall’azienda, il restante fino a raggiungere il 80% del netto percepito fino all’ultimo mese è stato coperto dalla Confederazione.
Tutte le aziende hanno avuto la possibilità di chiedere allo Stato un finanziamento a tasso zero in percentuale al reddito dichiarato l’anno precedente.
Tutte le aziende che hanno chiesto tale finanziamento lo hanno ricevuto entro 72 ore,  senza burocrazia subdola che nel nostro bel paese serve solo a dar lavoro a parenti, amici e compagni di merende.
Sono stati bloccati i pagamenti delle imposte.
Le bollette di luce gas e servizi, sono state bloccate dando la possibilità agli utenti di pagarle dilazionandole nel tempo dalla riapertura dell’attività.
Le aziende in lockdown hanno ricevuto aiuti concreti sul pagamento dell’affitto.
Certo, si può obbiettare che in tutta la Svizzera conta 8,5 milioni di abitanti, la sola Lombardia ne conta 10,5 milioni.
A questa obiezione si possiamo replicare che in Svizzera la tassazione è fissa, qualsiasi sia il guadagno, al 27%, che gli evasori fiscali vengono puniti severamente con multe salate, con confisca dei beni.
Sappiamo tutti quanto costa all’Italia corruzione ed evasione.
Ritengo che evadere i pagamenti delle tasse sia non solo illegale, ma anche eticamente riprovevole, ma quando uno Stato ti massacra togliendo il 60% del tuo utile a fine anno,  in qualche modo diventa comprensibile, in altri casi diventa sopravvivenza.
Uno Stato che impone il metodo degli studi di settore è uno Stato che non ha compreso la vera identità di un’attività imprenditoriale e quale sia il DNA del suo ruolo nella società.
In un periodo come questo, viene naturale chiedere al sistema Italia: “Tutti i soldi che verso ogni anno, dove li metti?”
Nella sanità non sembra, nelle forze dell’ordine per proteggere i privati cittadini non pare, nell’istruzione neppure.
Il timore è che questa pandemia sarà l’occasione d’oro per tagliare ulteriormente pensioni, aumentare IVA e mettere le mani nei conti correnti degli italiani.
Buona fortuna a chi vive a sud del confine, un italiano che ha la fortuna di lavorare oltre “ramina”.

Stefano Taroni, maggio 2020 – © Mozzafiato

 

https://www.tvsvizzera.it/tvs/svizzeritudini-11-15—ramina/42646718

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