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Capire un uomo…

Capire un uomo…o il perché delle sue scarpe!

 

Mi riallaccio ad una frase di Forrest Gump che suonava più o meno così: “Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, cosa fa, dove è stata”.

E direi che si è quindi finalmente aperta la stagione in cui, vista la difficoltà di un riconoscimento psicosomatico dovuto alla mascherina, l’unico mezzo per distinguere un turista straniero da un italiano è… guardargli i piedi! In realtà non che servisse la mascherina per capire che i calzini di spugna bianchi, indossati rigorosamente con i sandali non fanno parte nè della nostra cultura nè di quella di un qualche ordine francescano (che probabilmente li ha messi al rogo prima delle streghe!).

La lotta, senza esclusione di colpi, è tra loro e le immancabili camicie a quadri e maniche corte, che seppelliscono stile e buon gusto a favore di “promesse di vita eterna”.

Ma fortunatamente c’è ancora chi al risvoltino abbina il mocassino (senza calze e con un sospiro di sollievo!) e una camicia a tinta unita, meglio se con le maniche arrotolate!

Passeggiando per il cinema, questa volta indossando scarpe comode, incontriamo Nanni Moretti che, nel monologo finale di “Bianca”, fa una simpatica panoramica sulle scarpe, sulle loro mode ed usi, su quanto attraverso di esse si possa leggere di una persona. In “Her shoes” Cameron Diaz e Toni Collette sono due sorelle che hanno in comune solo la misura delle scarpe.Teoricamente la cosa funzionerebbe così anche tra me e mia sorella, ma se per gli uomini può valere il detto sciocco “si presta la moglie ma non la macchina”, per noi donne “si presta il marito, ma non le scarpe”!

Dal “Mago di Oz” ad “Adidas Vs Puma”, il viaggio attraverso i film che hanno raccontato di scarpe, facendoci sognare non tanto per la trama quanto per le calzature sfoggiate dalle protagoniste, non finisce qui. Dalla scarpetta di cristallo (rivisitata anche dalla Mattel, che la fece calzare ad una indimenticabile Barbie!), più famosa di Cenerentola stessa, alla iconica Hangisi Blu di Manolo Blahnik che Big, in “Sex & The City The Movie, mette ai piedi di Carrie per chiederle di sposarlo: le scarpe ci hanno fatte sognare, ma hanno anche incoraggiato la nostra autostima, il nostro esibizionismo, gioco, eleganza, creatività e bisogno di cambiamento.

Il piede, che sostiene il nostro corpo e ci tiene ben saldi a terra, quando calza un qualsiasi tipo di calzature parla di noi, di ciò che siamo e della vita che conduciamo. Ogni scarpa racconta una storia e ogni scelta equivale a volerne raccontare una. Io, per esempio, ricordo ancora alcune delle mie scarpe di bambina, fortemente volute spesso più di un gioco, così come rammento quelle acquistate con il primo stipendio e la mancanza di coraggio che mi ha portato a non buttarne mai nessuna, nonostante il tempo e le mode siano passati inesorabilmente anche su di loro.

Chiara Danella, giugno 2020 – © Mozzafiato

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