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“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

Si chiamava Luca Sacchi ed aveva 24 anni. E’ morto ucciso brutalmente da due criminali che avevano aggredito la sua fidanzata per rapinarla. Rabbia, dolore, indignazione, senso di impotenza, desiderio di giustizia, ma di giustizia vera.
Consentitemi, però, una riflessione. In un mondo dove l’uomo, inteso come maschio, sembra essere il ricettacolo di ogni impulso violento e pare essere considerato spesso come oppressore ed insensibile, ci sono ancora i “cavalieri“, vale a dire, coloro che mettevano al servizio dell’amata la loro spada per difenderla e proteggerla.

Luca era l’uomo che aveva in sé il valore, inteso come coraggio con sprezzo del pericolo, l'”andréia” greco, (da anér, andròs, uomo), da cui deriva Andrea, nome che più maschile non potrebbe essere, ma che è attribuito, erroneamente, anche alle donne, che, sia ben chiaro, di coraggio ne hanno, e da vendere, ma di altro tipo.

Luca non è potuto restare inerte, quando ha visto minacciare l’amata e le regole della cavalleria gli hanno imposto di reagire per proteggerla con la sua forza ed il coraggio. Luca ha perso la vita e noi abbiamo perso un vero uomo, un giovane buono e valoroso. Non ci sono solo gli uomini violenti, ci sono anche gli uomini che proteggono ed amano. E muoiono per amore.

Stefano Burbi, Compositore e Direttore d’Orchestra, ottobre 2019 – © Mozzafiato

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Apprendendo la notizia e leggendo la dinamica di quello che è successo a Roma, dove è stato assassinato un giovane che difendeva la sua ragazza da un furto, sono immediatamente tornato al periodo liceale.

Esattamente quando durante l’ultimo anno ho scoperto le poesie di Eugenio Montale.

Ho ricordato l’intensità e il garbo della lirica che il poeta scrisse ricordando la moglie : ” Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”.

Luca Sacchi

Ecco, Luca era un ragazzo della nostra epoca, ma con quel tipo di forma di relazionarsi con la propria fidanzata.

Un ragazzo che ha interposto il suo braccio per difendere, proteggere la sua fidanzata.

E sicuramente avrà offerto il suo braccio tante volte per accompagnarla.

Sono esistiti, esistono ed esisteranno sempre questo tipo di uomini.

Quello che invece mi sorprende e lo stupore  mediatico che possano esserci ancora uomini di questo tipo, che possiedono il valore dell’onore insito dentro se stessi, senza bisogno di tatuarlo sull’epidermide per essere alla moda.

Baldassarre Aufiero, ottobre 2019 – © Mozzafiato

 

 

 

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