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Family: al Mudec in mostra le famiglie di Elliott Erwitt

Arte e letteratura si rincorrono da sempre per raccontare il concetto di famiglia. Ci aveva già provato Tolstoj in Anna Karenina: “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.”

Ci ha riprovato la fotografia del ‘900, riuscendo nell’impossibile: fermare l’attimo era ccontare la Storia. Potremmo definire così Family, la mostra fotografica di Elliott Erwitt: una raccolta di attimi, 60 per l’esattezza. La collezione, selezionata per il Mudec di Milano dallo stesso Erwitt e dalla curatrice Biba Giacchetti, alterna immagini ironiche, ritratti patinati di famiglie americane, coppie improbabili e famiglie allargate.

Oltre 70 anni di carriera, un talento innato e la consapevolezza di attraversare la storia del mondo.

I ritratti di Erwitt riflettono la sua vita errante: ci portano dalla Russia a New York, passando per Parigi, New Hampshire e Milano. È anche grazie al suo animo cosmopolita che Lavazza lo sceglie nel 2000 per gli scatti del leggendario Calendario Lavazza,un’edizione speciale che inaugurava il nuovo millennio. Erwitt diventa così precursore del cambiamento, raccontando le nuove famiglie europee in chiave ironica, quasi sfrontata e con un’estetica da spot pubblicitario:una ragazza incinta che lavora dietro il bancone di un bar di Milano, sorridente e con il pancione bene in vista; cinque bambini che fanno colazione accuditi dal padre in grembiule, mentre la madre in carriera si prepara a uscire di casa per una giornata di lavoro;una coppia di uomini che si guarda negli occhi e sorride, mentre entrambi sono occupati a farsi la barba.

Scatti quasi “rubati” che proprio nella casualità racchiudono tutta la loro potenza, come il famoso bacio in taxi o l’abbraccio tra l’amico Robert Frank e sua moglie Mary mentre ballano in cucina. Dettagli rigorosamente in bianco e nero, un voyeurismo delicato che racconta sentimenti universali e inevitabilmente anche grandi momenti storici: amore, conforto, ma anche dolore e lutto, come la foto di Jackie Kennedy al funerale di JFK, che fece il giro del mondo o la disperazione di una madre, quella di Robert Capa, che piange sulla sua tomba.

Nella mostra troverete anche gli scatti – e i sentimenti – più intimi del fotografo, quelli delle sue famiglie: la celebre neonata sul letto, la sua primogenita Ellen o i profili della sua terza moglie Susan, prima incinta, poi a pochi mesi dal parto con la piccola Amelia. Irriverente, a tratti tenera, provocatoria e romantica,la personale di Erwitt sarà aperta al pubblico fino a Marzo 2020.

Valentina Sierri, ottobre 2019 – © Mozzafiato

 

Ufficio Stampa