Le grandi opportunità nascono spesso da una porta chiusa in faccia.
Quante volte ci siamo rammaricati di fronte ad una porta chiusa in faccia, a un’esperienza lavorativa finita con un licenziamento o con una sensibile riduzione delle ore di impiego? Sul momento abbiamo gridato alla tragedia: “e ora come faccio?”.
Ma nonostante tutto siamo ancora qua, vivi e vegeti. Sopravvissuti a quella terribile esperienza che per lungo tempo è stato il nostro tarlo, ma che ci ha fatto anche diventare persone più forti e consapevoli delle proprie qualità.
Come ne siamo usciti? Cavalcando il cambiamento e cogliendo le diverse opportunità che si nascondevano dietro ad esso. Ripartendo spesso da una propria grande passione.
Ho conosciuto persone che a seguito della perdita del posto di lavoro hanno deciso di lasciare la propria città, il proprio Paese, sfidando una nuova cultura, una nuova lingua e ottenendo un posto di lavoro migliore di quello che avevano lasciato. Diventando persone più forti, coraggiose e determinate a non mollare mai. Acquisendo un bagaglio di esperienze da far invidia a molti!
Ho conosciuto persone che, a seguito di un’importante riduzione dell’orario di lavoro, non si sono date per vinte ma sono ripartite da un hobby o da una grande passione che hanno finalmente coltivato e trasformato in attività lavorativa. Un esempio? Tante persone amanti degli amici a quattro zampe si sono trasformate in dog sitter, catsitter e via dicendo, aumentando così le proprie entrate.
Ci sono persone che dopo il fallimento della propria impresa ne hanno costituito un’altra, imparando dagli errori passati cosa non dovevano più ripetere e cosa dovevano fare meglio, diventando così imprenditori migliori.
Certo, la situazione è più complicata se ci si ritrova “più in là” con gli anni, con un mutuo sulle spalle e una famiglia da mantenere. Ma il messaggio che vuole lanciare questo articolo è quello che non sempre le cose negative che ci succedono rappresentano un male per noi. Al contrario, rappresentano un’opportunità per esprimere meglio se stessi. Le belle novità si presentano spesso sotto mentite spoglie e, per essere conquistate, necessitano di impegno, di un approccio creativo, di una mentalità aperta al cambiamento e alle nuove tendenze del mercato.
Una via che si potrebbe percorrere “per far cassa” e per ripartire è sicuramente quella offerta dalla Sharing Economy (o economia della condivisione), che regala agli utenti un ventaglio assortito di attività che è possibile esercitare a seconda delle proprie passioni o attitudini. È infatti possibile iscriversi a diverse piattaforme on line dove, dopo aver preso nota del regolamento, si può iniziare ad esercitare la propria attività di “piccolo imprenditore”.
Un esempio? Sei un appassionato di cucina? Un cuoco provetto che ama dimenarsi tra i fornelli alla ricerca di piatti unici e squisiti? Hai un appartamento o una villetta che potrebbe garantire un certo numero di coperti? Allora la piattaforma gnammo.com è quella che fa al caso tuo!Grazie a Gnammo trasformerai casa tua in un piccolo ristorante.
Altro esempio di Sharing Economy è offerto dal portale Airbnb.it sul quale è possibile pubblicare fotografie della propria abitazione e delle stanze da mettere a disposizione dei turisti. Trasformandosi in piccoli albergatori.
È importante, quindi, non abbattersi di fronte ad una porta chiusa in faccia, tenere gli occhi ben aperti di fronte alle nuove tendenze del mercato, essere disposti a reinventarsi e comprendere che dietro ad ogni ostacolo si nasconde sempre un nuovo inizio, spesso più roseo di quello che avevamo immaginato.