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“Pecunia non olet” = (100 euro a chi si vaccina)

La pandemia da Covid 19 è entrata nel suo secondo anno di comparsa e la sua attuale diffusione non può prescindere dalla vaccinazione per contrastarla, effettuata sul più ampio numero possibile di cittadini.

Di questo argomento ha parlato il matematico Piergiorgio Odifreddi, uomo intelligente e controcorrente, che ha lanciato una proposta provocatoria, per stimolare il maggior numero di italiani a vaccinarsi, dopo aver fatto rilevare come si siano comportati i nostri connazionali con il Cashback, bloccandola piattaforma online per l’altissimo numero di collegamento.

Mentre l’OMS lancia l’idea di un “certificato elettronico di vaccinazione”,  pensando di creare un patentino riservato ai vaccinati, per attestarne la non pericolosità, perché non ammalandosi, non infetteranno altre persone, senza renderla ufficialmente obbligatoria, Odifreddi propone provocatoriamente di devolvere 100 euro a fondo perduto a chi si vaccinerà.

Da un lato quindi il patentino di “purezza”, dall’altro una vaccinazione di massa “a pagamento” (pecunia non olet), per stimolare tutti.

Nel primo caso chi non fosse in possesso dell’attestazione vivrebbe un lockdown personale: sarebbe difficile, se non impossibile, prendere i mezzi pubblici, frequentare locali, andare in palestra o al cinema e fare viaggi, nel secondo la pressione esortativa sulla popolazione, ottenuta con lo stratagemma pecuniario, circa 6 miliardi di euro di costo, creerebbe un popolo di Covid-free senza precedenti.

Qui si apre il dibattito, che sta infervorando giuristi e costituzionalisti, se si possa o meno obbligare le persone a vaccinarsi, mi sa che la proposta di Oddifreddi sia la più semplice, per quanto non priva di implicazioni etiche ed economiche, per spingere moltissimi a vaccinarsi, bypassando etica e Costituzione.

Vedremo.

Mara Antonaccio, dicembre 2020 – © Mozzafiato

 

Ufficio Stampa