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Moda: L’Italia fa Scuola.

Firenze, si è svolto martedì 8 maggio, nella Camera di Commercio- Borsa Valori di Firenze, l’incontro internazionale sulla Formazione della Moda nel nostro paese. L’evento è stato promosso dal Centro di Firenze per la Moda Italiana (CFMI) che, dopo due anni di lavoro come coordinatore della Commissione Formazione del Tavolo Moda e Accessori (da gennaio 2016) è riuscito a toccare i principali punti, individuare le problematiche e focalizzarsi sugli obiettivi che il governo si deve porre per potenziare e migliorare uno dei settori industriali più importanti per il nostro paese: La Moda.

L’incontro intitolato: “MODA. L’Italia Fa Scuola” è stato un proficuo e coinvolgente dibattito e scambio di opinioni che ha visto protagonisti non solo i più alti esperti della moda internazionale e della formazione come Laura Lusuardi- Max Mara; Giovanni Battista Vacchi- consulente di Ernst Young; Martyn Roberts- Managing&Creative Director della Graduate Fashion Week e altri. Ma, anche lo scambio di idee degli studenti italiani e stranieri, presenti all’incontro che hanno saputo mettere in luce temi importanti per il futuro della moda Italiana che, come sappiamo, è proprio nelle loro mani.

Il settore dell’Alta Formazione di Moda italiano ha delle forti potenzialità, basti pensare che solo negli ultimi quattro anni ha registrato un incremento del 9% e attualmente rappresenta il 10% del mercato globale della formazione di moda. L’Italia possiede un grande potenziale nelle proprie mani ma senza una giusta organizzazione, sinergia e nuove strategie non può sfruttare al meglio uno dei settori industriali più importanti. Per questo motivo a fine conferenza, è stato presentato il Manifesto dell’Alta Formazione di Moda in Italia, già inviato al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), per chiedere al governo di concretizzare ciò che all’Italia serve per potersi affermare ulteriormente nel settore che da sempre gli compete.

Andrea Cavicchi (presidente CFMI), ha affrontato in un esaustivo dibattito i principali problemi delle scuole italiane. Bisogna introdurre nuovi corsi, nuovi ruoli, gli insegnanti devono essere brillanti e di alto livello, spesso insegnano persone improvvisate che non riescono a dare un background formativo adeguato ai giovani.

Le nostre istituzioni non forniscono un ampio spettro di proposte formative come quelle che ci sono in altri paesi. All’Italia manca uno dei tasselli fondamentali: il Digital Smart Campus.

Il governo italiano ha il dovere di investire nella moda e attuare immediati cambiamenti di vitale importanza per il futuro del nostro paese in un settore che da sempre ci è appartenuto.

Lo studente oggi giorno deve essere multitasking, con una cultura allargata, devono avere strumenti per capire cosa succede nella società: una sorta di ibridazione dei ruoli ma senza andare verso la massificazione, deve possedere la capacità di adeguarsi alle diverse situazioni che poi nell’ambito lavorativo andrà ad affrontare.

«Insegnare ai giovani ad imparare, quando si esce dalle università si deve avere la capacità di apprendimento continuo […]» come ha sottolineato Laura Lusuardi –Max Mara. Non si può perdere “l’arte del saper fare”.

Determinante l’intervento dei giovani studenti, presenti durante la conferenza, che si sono trovati d’accordo con i punti toccati nel Manifesto e hanno anche saputo dare la propria opinione sulle questioni da affrontare:

«Un altro problema che dovrebbe essere sviluppato riguarda la parte pubblica delle istituzioni sulla formazione della moda […] , ma in Italia le università che hanno un indirizzo particolare, come quello di moda appunto, sono quasi tutte scuole private e questo è un grande limite per le persone che non possono permettersele», queste le parole della giovane studentessa di Design (primo anno triennale ISIA FirenzeIrene Oddo che, con il suo intervento si è aggiudicata un enorme numero di applausi, avendo centrato un altro aspetto rilevante dei problemi della formazione italiana.

Vi è stata inoltre la presentazione del White Book, nato all’interno della Commissione Formazione del Tavolo Moda e Accessorio del Ministero per lo Sviluppo Economico –Marsilio Editori. Il primo progetto a livello nazionale (scritto in italiano e inglese), che riassume in 180 pagine l’efficacia di una formazione italiana, una mappa articolata che dimostra quanto si stia lavorando nella direzione della qualità e dell’eccellenza: un biglietto da visita per le famiglie che vogliono investire in questo tipo di formazione, non solo italiane ma anche straniere.

Marianne Perez Lopez, maggio 2018 – © Mozzafiato

Foto di Marianne Perez Lopez – Riproduzione riservata

Ufficio Stampa