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Fanatismo a scuola o semplice devozione?

La laicità è uno dei principi fondanti della nostra Costituzione. In primis, lo Stato non può ignorare il compito di garantire la parità tra le diverse confessioni religiose. Ma se da un lato si deve assicurare il rispetto di esse dall’altro, invece, ci si chiede se non è stata soltanto una polemica che poteva essere evitata utilizzando un po’ di razionalità.

Il riferimento è all’istituto paritario pubblico Ragusa Moleti di Palermo, dove c’era  la consuetudine da parte di qualche insegnante,non di religione,di far pregare i bambini prima dell’inizio delle lezioni e far intonare qualche canto di benedizione nell’ora di pausa.

I bambini ogni giorno, camminando nei corridoi, si trovavano davanti statuette di Madonne o quadri di Gesù. Anche nelle aule ove, oltre al crocefisso previsto dal Regio Decreto del 1928, affisse alle pareti c’erano raffigurazioni come quelle della Madonna del Sacro Cuore e del Santo Padre.

Usanza interrotta perché fatta conoscere dalla stampa.
Il sottosegretario all’Istruzione Toccafondi, esponente anche di Alternativa Popolare di Angelino Alfano, non è stato il solo a non digerire il provvedimento preso dal dirigente scolastico,che ha attaccato attraverso Radio Vaticana Italia: “Mi sembra che c’entri poco la libertà e c’entri molto l’ideologia in questo atto di questo preside. Dovrebbe bastare il buon senso, la ragionevolezza, per evitare episodi del genere. Non fa male a nessuno avere un’immagine sacra”.
Ma anche il leader dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si espressa in merito: “Chissà se questo signore, così solerte e inflessibile nel cancellare la nostra religione e le nostre tradizioni, sarà altrettanto solerte e inflessibile con se stesso quando si tratterà di rinunciare alle ferie e presentarsi sul posto di lavoro la mattina di Natale o il giorno di Pasqua. Quanto vogliamo scommettere?” .

In realtà da scommettere ci sarebbe ben poco, anzi proprio nulla, perché questa nostra religione tanto discussa non è religione di stato e la laicità è alla base della Costituzione italiana. Mentre, per quanto riguarda i giorni di ferie, queste sono festività riconosciute dallo Stato.

In un paese laico bisognerebbe semplicemente accettare tutte le manifestazioni religiose.

Una preghiera non ha mai fatto male a nessuno, ma può essere una costrizione per chi non è credente.

Maria Luisa Cozzolino, novembre 2017  – © Mozzafiato

Ufficio Stampa