Home / CULTURA / La buona scelta

La buona scelta

Il mondo è (sempre più) complesso. Così (lo diventano) le decisioni che si è tenuti a prendere per sopravvivere nello/allo stesso; sia dal punto di vista pratico, per ben scegliere nel presente, sia da quello teorico, per ben valutare le scelte future o passate.
Il tentativo di formalizzare il processo decisionale per semplificarlo pare destinato al fallimento stanti l’enorme complessità e il numero eccessivo di variabili in gioco, molte delle quali peraltro aleatorie e/o non controllabili.
La razionalizzazione socio-economica via alberi decisionali, matrici di interazione, Teoria dei giochi sembra inappropriata o almeno riduttiva. Forse è più adeguato l’approccio fisico-scientifico con la Teoria del caos, complicata dall’Entropia (peraltro impropriamente estesa ad un sistema aperto), ma porta, appunto, all’indeterminazione…e quindi all’indecisione.
Meglio riconoscere che le diverse opzioni possibili rappresentano un vero e proprio labirinto. Con tutte le relative insidie (e le relative opportunità).
  Come in un labirinto, la scelta fra l’una o l’altra strada è spesso più dettata dall’intuito che dalla ragione.
  Come in un labirinto, una volta scelta una strada si rimane vincolati dalla stessa e la si deve proseguire, almeno finché non ci si accorge (se ci si accorge) che è stata la scelta sbagliata; a quel punto si sceglie se spendere tanta energia per correggerla, tornando indietro, o accontentarsi/rinunciare e rimanere amorfi in un cul de sac. In entrambi i casi si tratta di una sconfitta.
  Come in un labirinto, dietro ogni angolo si cela una sorpresa, benevola o malevola che sia.
  Come in un labirinto, ogni decisione successiva, giusta o sbagliata che sia, dipende da una decisione precedente, giusta o sbagliata che sia stata.
  Come in un labirinto, la soluzione ottimale sarebbe/sembrerebbe banale…se solo si potesse vedere la complessità dal di fuori/dall’alto.
  Come in un labirinto, la via giusta si prende spesso se aiutati dalla Fortuna. E viceversa.
Con un poco più che modesto aiuto dato dall’esperienza e dalla conoscenza, purtroppo.
  Come in un labirinto, la scelta è a volte dettata dalle emozioni, dall’istinto, dall’irrazionalita.
Comunque, quelli che riescono ad uscire con successo da un intricato labirinto sono sempre pochi, soprattutto in tempi brevi. E spesso possono contare sul fato amico di Gastone, o sull’elicottero di zio Paperone; o su entrambi. Oppure sulla spregiudicatezza di Diabolik. Ma questa è un’altra storia.

Il Conte, maggio 2024 -© Mozzafiato

Ufficio Stampa