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L’Amore (non) è San Valentino

Mi hanno dato un compito, per me, difficilissimo. Scrivere su San Valentino. Scrivere sull’amore.

Sono nata Capricorno, nei giorni più freddi dell’anno, il soprannome che mi danno più spesso è Frozen e dovrei parlarvi dell’amore.

Infatti, la prima cosa che mi viene in mente su questa ricorrenza è che Valentino, diventato poi Santo, era Vescovo (e già la vita di coppia, forse, non la conosceva così bene) ed è morto martire. Cioè non è che abbia fatto una bella fine. Giorno del decesso: 14 febbraio. Praticamente festeggiamo un funerale.

Altra ipotesi narra che, invece, l’origine letteraria sia da rinvenirsi in Geoffrey Chaucer, che alla fine del ‘300 scrisse – in onore delle nozze tra Anna di Boemia e Riccardo II – The Parliament of Fowls. Un poema di 700 versi che associa Cupido a San Valentino.

Sapete come si traduce il titolo in italiano? Il Parlamento degli Uccelli.

Lascio a voi ogni commento.

Al netto di queste romantiche origini, cercherò di impegnarmi e di aprirvi il mio cuore. Organo muscolare, per la cronaca, di cui sono dotata.

La domanda sorge spontanea: sono mai stata innamorata? La risposta la so, ma non la dirò mai. Però posso provare a descrivere in pochissime parole cosa è per me l’amore.

L’amore credo sia quell’unica persona a cui pensi costantemente (un pò alla Lucio Battisti “E penso a te”) . Che in ogni cosa che fai, sai benissimo che starebbe bene lì di fianco a te e che se non c’è, ti manca e non vedi l’ora di vederla per potergli raccontare ogni dettaglio.

L’amore è quella persona a cui hai dato la mano la prima volta e hai capito che era lui.

L’amore è semplicemente una persona che fa cadere ogni tua convinzione: pensavi di non volere figli e invece se rifletti, pensi che sarebbe carino un mix tra te e lui, che magari tu proprio un matrimonio celebrato in chiesa non lo avresti mai voluto, ma dai, se lui vuole, l’anello lo scambi davanti a un parroco.

E’ quella persona che aspetteresti una vita, che anche se tu e lui non lo sapete, gli altri intorno a voi vedono i vostri occhi incrociarsi ancora prima che voi vi vediate.

E’ colui che non feriresti mai perché prima di amarlo, gli vuoi bene.

Io mi immagino un amore che diventi il mio migliore amico. E’ lui la persona con cui rido più di tutti, con cui condividerei ogni momento bello (anche i brutti) ma soprattutto quelli belli, voglio guardarlo negli occhi mentre canto una canzone stupida e vedere che mi sorride, perché avrebbe cantato la stessa canzone, noncurante degli altri. Voglio che mi corra incontro per ballare, mi abbracci e pensi che quello che basta è tutto lì.

Voglio scoprire tutto il mondo insieme a lui, anche i posti che ho già visto da sola. E spero che ogni volta lui si meravigli come accade a me.

Voglio una persona che mi stimi e da stimare, che affronti la vita con leggerezza, che per me essere leggeri è sinonimo di intelligenza.

Calvino diceva: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.”

Ecco, voglio una persona così. Vorrei qualcuno che sa di essere completo e che insieme a me formi un doppio. Non voglio formare un intero, voglio formare un doppio. E anche fare doppietta non ci starebbe male (Papà mi perdonerà).

Soprattutto vorrei guardarlo e pensare che è la migliore cosa che potesse capitarmi.

Ma in tutto ciò, di San Valentino, sapete cosa mi piace? No, non i petali, non il rosso. Mi piace andare al ristorante.

Perché se c’è una cosa certa, una costante, è che l’amore può passare ma la fame no.

E ragazzi io non so cucinare.

Buon ristorante a tutti!

Giulia Buratti, febbraio 2023 – © Mozzafiato

In copertina : “Sputarello” (Lillo Ciaola), illustrazione digitale stampata su carta cotone, in edizione limitata di 50 copie. Tutte le opere vengono pubblicate sul sito: www.lillociaola.com

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