Stile casual per una visita per niente casuale
Nell’era della tecnologia e della comunicazione, anche i dettagli non passano inosservati. Barack Obama è oggi sbarcato a Cuba, ad 88 anni dall’ultimo Presidente USA sull’isola. La distensione tra i due Paesi, per anni su schieramenti opposti, non è stata sottolineata solo dalle parole di Obama per l’occasione: il Presidente ha passeggiato per le vie de L’Avana, apparendo ad un certo punto senza cravatta. Un look casual, perfetto per la politica innovativa, almeno per quanto riguarda la comunicazione, del politico nativo delle Hawaii. Allo stesso modo perfetto per una visita volta a distendere i rapporti tra i due Stati.
Francesco Manzi, marzo 2016 © Mozzafiato
Cuba libera: solo quando il mondo sarà cambiato
Sono passati 43 anni da quando Fidel Castro, in qualche modo, aveva dato uno sguardo al futuro dichiarando che: “I rapporti con gli Stati Uniti si riavvicineranno solo quando l’America avrà un presidente nero e il mondo un Papa latinoamericano!” Dietro questa saggia profezia dell’ex presidente, vera o falsa che sia stata, si celava un’unica verità: Cuba sarà libera solo quando il mondo sarà in grado di mettere da parte l’ignoranza, l’odio e il razzismo, lasciando il posto all’umanità. In un mondo più “aperto” (come lo è adesso), finalmente anche i cubani riusciranno ad andare oltre il confine imposto dal “bloqueo” ,e vivere quella vita che finora vedono soltanto nei film.
Marianne Perez Lopez, marzo 2016 – © Mozzafiato
Oggi è piovedì
È da 88 anni che il presidente degli Stati Uniti non visitava Cuba. Finalmente Obama è riuscito a ricevere un “Bienvenido a Cuba”, ma non dal corrispettivo presidente Raul Castro, bensì dal ministro degli esteri, Rodriguez Parrilla. Segnali di distensione sì, ma persistono vecchie ruggini.
“Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere.” come dicevano in Frankestein Junior.
Davide Garasi, marzo 2016 © Mozzafiato