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ITALIA: PAESE DA SALVAGUARDARE

In Italia la terra frana e le alluvioni portano in media 59 morti all’anno. D’accordo le statistiche di morte si possono anche evitare dato che basta restare aggiornati su ciò che accade nel nostro paese per vedere quante volte vengono richiesti dalle regioni stati di calamità naturale.

La parola che va di moda adesso è “bomba d’acqua”.Ogni volta sono eventi eccezionali. Fa più scoop così no?

Analizziamo giusto 3 punti di quello che accade:

1) IL TERRITORIO

Solo il 23% del territorio italiano è costituito da pianure, mentre oltre il 70% da colline o montagne. Recentemente mi sono recato in montagna dove spesso vado in villeggiatura. La cosa che subito mi è saltata all’occhio è stato vedere le numerose piante tagliate e certi pendii rimasti quasi senza vegetazione. Ho notato anche la scarsa cura dei sentieri.

La gente locale si occupa della pulizia dei sentieri ma sono diminuiti i volontari disposti a fare questi lavori e la ghiaia ed i sassolini facilmente trasportabili dall’acqua, si accumulano lungo i camminamenti.

2) IL COSTRUITO

Alluvione a Genova 4 novembre 2011 © TM News Infophoto (7)

Alluvione a Genova 2011

Capita durante i servizi su frane e smottamenti di vedere gente che ha perso la casa e questo è certamente un dramma. Io però mi chiedo come certa gente può abitare serenamente in case costruite a ridosso di fiumi o massi sporgenti. Anni di condoni, hanno portato ad un’edilizia, direi strafottente del territorio attorno e come sempre in questi casi Madre Natura si ribella.

Una regione ultimamente martoriata dalle alluvioni è la Liguria ed in particolare Genoa. Avendo visitato Genoa più di una volta non mi stupisco di quello che sia successo. Un torrente che scorre in mezzo al cemento senza vie di sbocco, case che scendono lungo i pendii ed arrivano sino al mare.

3) IL POSTPORRE

Siamo un popolo che finchè non succedono le tragedie va tutto bene. No, non va tutto bene e prevenire è assolutamente meglio che curare. A Genoa è successa l’alluvione nel 2011 e si è progettato un piano per la salvaguardia del territorio con fondi da stanziare. Non è stato fatto nulla e nel 2014 si è ripetuta l’alluvione con 1 morto e oltre 200 milioni di danni. Postponiamo ancora?

Renzi ha da poco dato il via libera ad un piano contro il dissesto idrogeologico da 1,2 miliardi. Forse poco, ma qualcosa è e su quel qualcosa bisogna lavorarci subito.

 

Edoardo Colzani, agosto 2015 – © Mozzafiato (Riproduzione riservata)

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