“Sei troppo brutta, non ti sposo”
“Libertà va cercando, ch’é si cara,
come sa chi per lei vita rifiuta”
(Dante Alighieri, Purgatorio Canto I,vv.70-72)
Forse non dobbiamo scomodare Dante Alighieri e neanche altri celebri scrittori, per commentare l’ultima notizia che giunge dalla Cina, ma realmente rimaniamo senza parole leggendo ciò che è accaduto. Un sorriso misto di stupore e di ilarità appare sul nostro volto sapendo che Kang Hu un trentatreenne ha tentato il suicidio gettandosi nel fiume pur di non sposare la futura moglie,che per lui era veramente “troppo brutta”.
Il bizzarro episodio è accaduto nella città di Shiyan. In effetti i promessi sposi non si erano mai incontrati prima del fatidico si, dato che il matrimonio era combinato dalle rispettive famiglie. Il povero Kang è stato estremamente “sincero”, congedandosi sull’altare dalla sua già ex dolce metà con un categorico e poco garbato “Scusa, sei troppo brutta”.
Il neo sposo è stato salvato dalla polizia locale avvisata da alcuni passanti, che lo hanno poi trasportato in ospedale.
Come definire un uomo simile? Un ingenuo, uno stupido, un puro esteta o semplicemente una persona che ha voluto evitare di condividere il suo tempo e i suoi spazi con la “disarmonia” e la “sgradevolezza“.
Forse la spiegazione di un gesto simile rientra nei parametri dell’istintività umana. Una scelta, quella del tentato suicidio, evidentemente assurda.
Però tale scelta così forte, ci fa comprendere l’importanza e l’indispensabilità della libertà per ogni essere umano di poter decidere per la propria vita.
Baldassarre Aufiero, marzo 2015 – Mozzafiato Copyright
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