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ISIS: il terrore online

Il nuovo fenomeno del terrore globale si chiama Isis.

E’ la nuova minaccia senza frontiere di un gruppo terroristico che senza grosse difficoltà ha creato un califfato in territori abbandonati a se stessi dopo che noi occidentali volevamo salvarli con l’uso delle armi da crudeli dittature. Sono persone incappucciate, vestite di nero che ormai con cadenza giornaliera pubblicano video delle loro atrocità.

Video di ostaggi decapitati, di statue distrutte e di donne lapidate che finiscono su internet e sui telegiornali di tutto il mondo. Giornalisti che cercano lo scoop rischiando la vita e che scoprono che sotto quei cappucci non ci sono barbari di tribù arcaiche, ma ragazzi nati e cresciuti nell’occidente civilizzato come Jihadi John il boia dell’Isis di cittadinanza inglese, informatico che fino al 2010 era un lavoratore modello.

Isis 1Ma c’è anche Fabio Pocas 22enne promettente calciatore  portoghese che giocava nelle giovanili dello Sporting Lisbona e che ora scrive su Facebook “la guerra santa è l’unica speranza per l’umanità”. La visione deviata di una religione, quella mussulmana, è la causa ma il fine è l’apparire, riuscire ad avere la notorietà prima di morire. E allora grazie Facebook, grazie Twitter, grazie Youtube, il mio nome sarà inciso nella storia e Allah mi darà la giusta ricompensa.

 

Edoardo Colzani, marzo 2015 – Mozzafiato Copyright

Ufficio Stampa