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Persona (e) dell’Anno 2019

Questo 2019 lo voglio dedicare agli Uomini in divisa.

A volte insultati, pagati poco, spesso strumentalizzati, bisogna ricordare che dentro quelle divise ci sono persone che per stipendi miseri rischiano la vita, e talvolta la perdono anche.

Tre carabinieri, due poliziotti e tre vigili del fuoco. I numeri di perdite del 2019 non sono alti se messi a confronto con il periodo degli anni di piombo, ma hanno avuto un forte impatto mediatico.

Ad aprile il maresciallo dei carabinieri ucciso a Foggia durante un normale controllo, a luglio un altro carabiniere ucciso a Roma a coltellate da due ragazzi americani. Poi i poliziotti uccisi in caserma a Trieste e ad ottobre, I tre vigli del fuoco che hanno perso la vita per l’esplosione di una cascina mentre cercavano di spegnere l’incendio.

Giovani padri di famiglia, persone che hanno perso la vita svolgendo il loro lavoro.

Quest’anno inoltre si è probabilmente messo la parola fine al processo Cucchi. Una pagina scura dell’operato delle nostre forze dell’ordine. Purtroppo essendo persone, c’è chi non onora la divisa che indossa, ma ci sono tanti fortunatamente che agiscono con onestà e rispetto. E a quei tanti va il mio pensiero.

“ Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli ed i figli dei nostri figli”. Queste sono parole di Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dell’Arma ucciso dalla mafia a Palermo nel 1982. Auguro a tutti un 2020 pieno di soddisfazioni e che possa essere vissuto ogni giorno con la voglia di migliorare sé stessi e trasmettere ciò che abbiamo di positivo agli altri.

Edoardo Colzani, dicembre 2019 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa