Mozzafiato Trattiene il fiato, ma non la notizia.
Oggi si celebra Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli.
A differenza di altri santi, diciamo un po’ alteri e distanti, ci si poteva e ci si può rivolgere con la massima confidenza, pregandolo di far sì che il forno faccia il proprio dovere, ma anche per essere protetti dagli attacchi del diavolo. “Sant’Antonio, Sant’Antonio, lu nemico de lu demonio” recita un’antica filastrocca.
I demoni che vivono nella mia città sembra che abbiano sempre la vittoria in pugno.
Dopo quello che è successo ieri alla pizzeria di Gino Sorbillo, desidererei credere che quello che si dice su Napoli molto si fosse inventato.
Oggi non vorrei vedere solo il peggio della mia gente, ma mi ritrovo spettatrice in una città bellissima ed ostile che è semplicemente lo specchio di una realtà contraria ed invivibile.
La legalità latita e con essa le persone preposte al suo fine.
Sgomenti, esterrefatti e soli ci ritroviamo sempre più emarginati in questo infernale paradiso fatto di demoni vigliacchi e da uomini senza dignità, né morale.
La realtà è terribile, la constato ogni giorno ed ogni volta mi chiedo perché non si va tutti via, magari verso Milano piuttosto che a Tenerife, Ginevra o fosse anche a Berlino, tutti esuli da questa meravigliosa terra che ci ospita e lega a sé, piegati ed impreparati sempre e tuttavia disposti ogni volta ad alzare il capo pronti a ricominciare.
I commenti che ho letto sui social non pongono perplessità, sono giusti e spietati in uguale misura, ma comm se dice a Napoli ‘o core nun vo’ sentì..!!
A Gino Sorbillo va la solidarietà di tutti noi napoletani, quelli che come me ancora ci vogliono credere, oggi e sempre.
Noi ci proviamo tutti i giorni e in un attimo ci crediamo da una vita.
