LA CHIAVE DI CARTA

Riconosci chi è in dolce attesa, dal modo amorevole che ha di accarezzare una pancia che ancora non c’è.

Forse è per questo che ancora nessuno ha avuto sentore della mia prossima maternità: mio figlio è già nato e mi sta aspettando dall’altra parte del mondo.

Dopo tanto cercare, grazie a un colpo di fortuna, abbiamo contattato un istituto privato con il quale abbiamo già stretto accordi telefonici.

Al settimo cielo ma completamente digiuna circa l’iter burocratico di un’adozione, l’arrivo di quella busta mi ha colto completamente impreparata.

L’indirizzo impresso però, mi ha immediatamente fatto capire, anche se credevo che al suo interno avrei trovato che so, nuovi documenti da firmare o da consegnare al tribunale dei minori.

In parte, questa era la verità. In cima a tutte quelle carte però, spiccava una foto.

La tua.

Di fronte a quel sorriso che bucava l’anima, il cuore s’è immediatamente trasformato in placenta e un cordone invisibile ci ha resi all’istante, una cosa sola.

Nel mese che ha preceduto la partenza, ho tenuto quella foto sempre con me, cercandola di continuo con la mano per accarezzarla, con negli occhi l’identico sguardo amorevole di chi è in dolce attesa.

Sei maggiorenne oramai, ma nel portafoglio custodisco ancora quella foto.

A volte la guardo, ancora incredula di avere tra le mani la chiave di carta del mio cuore a placenta, unica artefice del mio poter essere comunque una mamma.

 

Angela Barbieri, novembre 2018  – © Mozzafiato

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