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IL CARO ESTINTO

È stato l’eroe del Novecento ed ha fatto la fortuna dell’Occidente; ma non ha ricevuto né una medaglia né un encomio. Se n’è andato in silenzio, come suo costume, senza nemmeno protestare né lamentarsi.
Requiem al “ceto medio”; e alle sue frange di piccola borghesia e di piccola cultura. 
Riposino in pace coloro che, nella loro modestia, aspiravano a replicare gli agi e i modi dei borghesi veri; si rassegnino coloro che facevano studiare i figli per un futuro migliore. La rozzezza e l’ignoranza sono ormai motivi di vanto; e pure condizioni di prosperità e successo. Non è più il popolo ad imitare la nobiltà, ma la middle class ad imitare la massa.
I colpevoli di questo delitto? Sicuramente la decadenza generale dei gusti e dei valori; ma determinanti complici sono state le politiche economiche dissennate (o allo scopo mirate?) e la globalizzazione più subita che governata (o ad hoc fomentata?).
Non c’è più bisogno del ceto medio nel mondo nuovo, che conosce (e conoscerà sempre più) solo magnati e poveri. Pochissimi suoi eredi sono saliti (o fatti salire) fra i primi; quasi tutti sono caduti (spesso fatti cadere) fra i secondi.
Infatti si moltiplicano (e soprattutto moltiplicano i loro averi) gli speculatori internazionali, i grandi industriali, gli investitori immobiliari, i “trafficoni globali”, i monopolisti protetti, gli oligarchi foschi. Tutti gli altri sono diventati una pletora di consumatori low cost in perenne caccia al discount, gabbati da promozioni,pubblicità,marketing e persino da offerte e sconti; schiavi dei franchisor,dei centri commerciali,dei supermercati,delle fidelizzazioni; e del credito al consumo, per finanziarsi l’ennesimo prodotto inutile.
La causa dell’estinzione? Col solo lavoro non si prospera più; e spesso neppure più si vive. Neppure con il “buon lavoro”. Il “buon posto” non esiste più; anzi, peggio: esiste ma non dà reddito né prestigio sufficienti.
Danno reddito invece solo il capitale, la terra e la conoscenza (delle persone giuste,s’intende: la Conoscenza è ormai solo virtù e valore personale), nuova forma di nepotismo, per la quale non serve più neppure il legame di parentela; con buona pace dell’efficienza,dell’efficacia,del progresso e del merito.
I borghesi non imitano nemmeno più i ricchi: o lo diventano o si imbarbariscono imitando il volgo piuttosto.
 
PS. articolo scritto nel 2006 e ora solo rivisitato e riproposto. Da allora nulla è cambiato; se non in peggio.

Il Conte, giugno 2017 – © Mozzafiato

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