Come per quella naturale, è molto più diffusa della relativa intelligenza, che va tanto di moda.
Traduttori simultanei e non, on e off line, che fanno errori da prima elementare, sguazzano nei false friends, prendono fischi per fiaschi ogni dieci parole, hanno accenti da studenti alle prime armi e quando non sbagliano producono versioni precise e perfette,piacevoli come possono esserlo dei bei manichini.
E dire che già il Traduttore Universale di Star Trek molti anni fa interpretava benissimo all’istante ed amabilmente tutte le lingue; comprese quelle sconosciute! Continuiamo a preferire interpreti in carne ed ossa, che peraltro danno anche un’esperta consulenza ed una piacevole compagnia.
Navigatori stradali che confondono gli incroci, invertono i sensi unici, sbagliano le distanze, non conoscono vie, piazze e paesi; per non parlar dei toni da dislessici. Come rivorremmo le vecchie e mute cartine cartacee esatte che, speranzosamente dispiegate dai forestieri, dicevano in fondo del desiderio di socialità di questi, prima ancora che del loro bisogno di informazioni topografiche.![](https://www.mozzafiato.info/wp-content/uploads/2018/03/stupidità-artificiale-300x169.jpg)
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Assistenti virtuali che non riconoscono voce e parole del proprio dominus e fanno rimpiangere le tanto bistrattate segretarie, che invece riconoscevano all’istante le cadenze e i toni del proprio assistito, anche a tre uffici di distanza.
Software che, in cerca di profitti di mero arbitraggio, compravendono istantaneamente ed in completa autonomia grandi volumi di strumenti finanziari sulla base di rumors, spesso fallaci, o di valori soglia predefiniti e fissi (e dunque ‘stupidi’) di parametri, in fondo solo presuntamente indicativi. Contribuendo così in modo determinante a gonfiare pericolose bolle speculative; e poi a farle esplodere, con gran danno per gli investitori fisici veri e quindi in fondo per tutto il mercato. Quanta nostalgia per i leggendari Agenti di Cambio,che in fondo facevano quasi le stesse cose, ma di persona e con flessibilità (cioè con intelligenza), più in piccolo, più lentamente; e dunque con minori danni collettivi.
E sono solo i casi più palesi e comuni. E sono solo fra i compiti più semplici da svolgere.
Dovremmo fidarci di robot chirurgici, medici virtuali, accompagnatori bionici, partners umanoidi e quant’altro? Mah, direi che sarebbe opportuno aspettare ancora parecchi decenni.
E noi viventi? Ciascuno avrà intorno a sé tanti casi vicini e lontani di scarsa intelligenza che è fin superfluo esemplificare…
In sintesi, è una serrata competizione fra stupidità artificiale ed umana, sia per diffusione sia per intensità; allo stato attuale direi però che è da preferire ancora quest’ultima. almeno la conosciamo bene; e abbiamo imparato in qualche modo ad aggirarla.
“La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia” (Ennio Flaiano)