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Un dolore che attraversa l’Italia

Dacca

Ennesimo attentato. Gente che muore per mano di ragazzi poco più che maggiorenni armati di tutto punto e con l’unico obbiettivo di uccidere il più possibile sacrificando la loro stessa vita. Lo fanno per una causa religiosa, per punire gli infedeli.  Ma chi sono, come riconoscerli? Difficile, se non quasi impossibile.Isis

Gli attentatori di Dacca erano del Bangladesh, provenivano da famiglie benestanti e avevano studiato nelle migliori università.

L’Isis continua a perdere territori in Iraq ed in Siria ma continua a fare proseliti in giro per il Mondo. E’ la strategia del terrore usata da qualsiasi associazione criminale per rendersi più forte agli occhi degli altri quando sta perdendo.

“Entreranno tra di voi dei lupi rapaci i quali non risparmieranno il gregge” (Atti degli apostoli 20:28)

Edoardo Colzani, luglio 2016 – © Mozzafiato

“Il pugno di ferro non basta”

Cosa ha spinto quei  sette giovani bengalesi, di buona famiglia, con alle spalle la migliore educazione del paese a commettere quel massacro da poco avvenuto al ristorante di Dacca in Bangladesh?

Spinti dalla voglia di mettersi in mostra, di calpestare un futuro che poteva essere promettente per degli ideali fanatici di matrice jihadista? O per avere qualche ora di notorietà?

Il Ministro dell’Interno Khan sostiene che sia una “moda tra i giovani diventare terroristi”, questo rende ancora più preoccupante e inaccettabile la morte di quelle 20 vittime innocenti, tra cui 9 italiani.Renzi

Bisogna agire con determinazione su queste nuove generazioni, affinché le loro menti non vengano contaminate con determinate ideologie sanguinarie di matrice terroristica.

Ma come? Con il pugno di ferro,come ha dichiarato lo stesso Renzi?

In questo caso potrebbe non bastare.

Marianne Perez Lopez, luglio 2016 – © Mozzafiato

Un dolore che attraversa l’Italia

Un dolore che attraversa l’Italia, dal Friuli alla Sicilia.bandiera-tricolore-italiana

Nove italiani che lavoravano nel campo tessile, alcuni imprenditori, altri con incarichi dirigenziali sono stati uccisi a Dacca.

La parte sana del nostro paese, gente che gira il mondo e aiuta lo sviluppo economico della nostra nazione, rappresentandola con il proprio lavoro di ogni giorno.

Persone forti, che vivevano lontane dagli affetti più cari, che sono stati assassinati da terroristi che gridavano “Allah Akbar”.

Questa è la vera ed unica ragione della loro morte: essere stranieri, non conoscere il Corano. Per questo sono stati sgozzati.

E per noi tutto ciò, lentamente, rientrerà nella normalità delle notizie quotidiane dei media.

Un futuro catastrofico.

Baldassarre Aufiero, luglio 2016 – © Mozzafiato

 

Ufficio Stampa