Oggi, andando al lavoro e ritornando a casa, ho scattato due foto. In questo inizio di primavera milanese non ho fotografato fiori, alberi con uccellini o un cielo azzurro.
Entrambe le foto parlano in maniera cruda di un aspetto importante dell’attuale situazione sociale. Entrambe parlano della mia fretta, del mio accavallarsi d’impegni, della mia “indifferenza”, probabilmente simile a molti.
Ma la domanda scritta sul foglio vicino al mendicante è stata come un pugno nello stomaco. O meglio, è stato come un vortice che ti trascina dentro, da cui non riesci ad uscire.
L’unica maniera per “ri-emergere” era metabolizzarla ed affrontarla immediatamente, come quando si cade dalla bicicletta da bambini. Il mio modo è stato quello di metterlo nero su bianco ed ovviamente condividerlo con i lettori di Mozzafiato.
Nessun commento “inutile” e conseguentemente superfluo. Aggiungere parole sterili sarebbe non solo poco etico, ma anche irrispettoso.
Baldassarre Aufiero, maggio 2015 – Mozzafiato Copyright
Foto di Baldassarre Aufiero. Riproduzione riservata