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Sciopero per il clima

Un’altra manifestazione per il clima e il venerdì milanese si riempie di giovani e giovanissimi a colorare le strade con cartelloni e slogan che inneggiano all’ambiente.

Tutto bello ma….

Smuovere le coscienze sulla tematica del clima ma a che fine? Quali sono concretamente le azioni che andrebbero intraprese, e gli obiettivi reali per i quali si scende in piazza?

Qualcuno sa rispondere a queste domande?

Chi scende in piazza è vestito con indumenti fabbricati nei paesi più poveri del Mondo da multinazionali, va a mangiare nei fast-food e probabilmente quest’estate andrà in vacanza in villaggi turistici, costruiti devastando luoghi naturali.

E’ un esempio, non sarà per tutti, ma mi chiedo allora se c’è una vera etica in tutto questo.

Il movimento Fridays for future è nato online e la sua paladina è Greta Thunberg, una sedicenne svedese che sembra uscita da una favola d’altri tempi (PippiCalzelunghe o la Gretel di Hansel e Gretel per l’appunto).

Una ragazza che ora ha l’attenzione del Mondo, parla un’inglese molto fluente e alla quale sono dedicati tanti cori anche delle manifestazioni milanesi. Però è  difficile credere che sia tutta farina del suo sacco. E’ figlia di due personaggi pubblici di spicco in Svezia e allora che dietro al sua immagine ci sia uno studio e dietro le sue battaglie un interesse più grande, è immaginabile.

Però c’è una speranza. Che questi giovani scesi in strada siano davvero in grado di cambiare le cose.

In fondo crederci non costa nulla.

Edoardo Colzani, maggio 2019 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa