Ogni anno la Fondazione Verdi rinnova la tradizione per il periodo natalizio di ospitare sul suo palcoscenico la IX Sinfonia di Ludwig Van Beethoven.
Considerata universalmente la più grande Opera musicale di tutti i tempi, è stata dichiarata Memoria del Mondo dall’UNESCO nel 2001.
Una composizione musicale che, nel suo Inno alla Gioia di Friedrich Shiller, sublima il messaggio di “fratellanza universale” che Beethoven ha voluto lasciare con questa sua ultima creazione, quando ormai sordo ha composto il grandioso capolavoro.
Quello che colpisce lo spettatore è anche tutta la ritualità che accompagna l’esibizione dell’Orchestra.
Dagli splendidi momenti iniziali dove ogni componente accorda il proprio strumento.
Un’incessante ed eterogeneo volteggiare di suoni ed accenni di melodie.
All’arrivo del Direttore d’Orchestra che stringe la mano al primo violino.
Quanta gestualità esplicita il Direttore, non solo con le mani e con le braccia, ma con tutto il corpo, per accompagnare la musica e sottolinearne i cambiamenti di tono.
Sorge la domanda come può individuare un Direttore la stonatura di un singolo componente, quando normalmente l’Orchestra è composta da oltre quaranta musicisti.
Probabilmente il Direttore d’Orchestra intuisce la disarmonia di uno strumentista, relativamente all’armonia ipotizzata complessivamente.
Alla fine dell’esibizione un applauso ritardato da parte del pubblico, ancora in estasi, desideroso di non perdersi neanche una nota e di assaporare fino alla fine l’armonia musicale.
Sicuramente la Verdi è mozzafiato.
Cercheremo di assomigliarle il più possibile.
la Verdi Auditorium di Milano
Largo Gustav Mahler – 20136 Milano
Tel. 02.83389.401/402/402
Baldassarre Aufiero, gennaio 2015 – Mozzafiato Copyright