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CHI CERCA TROVA?

Tutti noi cerchiamo qualcosa di prezioso. Qualcuno senza saperlo. Qualcuno lo trova, a volte cercando altro.
Ma la ricompensa o la serendipità socioeconomiche non sono per tutti. Molti non lo trovano mai.
Questi CERCATORI D’ORO sono fortunati, in un modo o nell’altro trovano quello che cercano; e anche qualcosa in più.

Resta da capire cosa sia l’oro. Fa rima con lavoro, e così forse era stato pensato in sede di scrittura. Ma l’oro vero non è cosa di fatica o di denaro. L’oro vero è quello delle relazioni e delle passioni; genuine ed autentiche. Così i protagonisti, forse al di là delle intenzioni dell’autore, si soddisfano più di amori, affetti ed amicizie che di soldi, incarichi e carriere.

I personaggi (come quasi tutte le persone) quando cercano un lavoro (o si crucciano per averlo perso/non averlo) in realtà cercano un reddito (e, almeno inconsciamente, si dolgono per non averne uno di default). Tanto è vero che se per caso ottengono una entrata monetaria extra lavoro (eredità,vincita,donazione ecc.) si dimenticano presto delle buone intenzioni e il ‘lavoro’, quando persiste, diventa qualcosa di ben più nobile, come vocazione,missione,studio,hobby…con tempi e metodi rilassati, consoni alle attività non obbligate.

Il vero oro dei giorni nostri è il tempo (che ci si può permettere) libero, per i  propri interessi. E l’amore, che però, al pari della libertà, forse non esiste più; ma questo è un altro discorso.

Protagonista implicito è poi il caso, con i suoi percorsi imperscrutabili e con le sue preferenze insindacabili: il vero motore delle fortune e delle sventure umane, almeno per la grande maggioranza delle persone; per quanto, in un eccesso di autoprotagonismo, spesso ci si voglia illudere che così non sia.

Il collante di fondo è un misto di psicologia e sociologia relazionale di natura popolare nella quale molti si possono un po’ ritrovare.

Buona lettura.

Il Conte, ottobre 2021 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa