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ARTONIGHT

Tutto ha inizio con il buio.

Nero che avvolge, silenzio che rimbomba, paura che riaffiora. La Notte è terrore, agghiacciante, angosciosa, terribile. La Notte è donna, misteriosa, conquistante, vendicativa, passionale. L’uomo non osa uscire, non conosce quali terrori lo attendono. La Notte regna sovrana, incontrollata, sfrenata, nella sua immobile bellezza.

Ecate, Circe, Medea, creature infernali, questa notte è vostra.

Tutto ha inizio con il buio. Una ad una, in una catena infinita, si accendono su un viale delle luci a gas.

Innamorata delle risate, innamorata della poesia, innamorata del coraggio, innamorata dell’amore. La Notte è diventata rosso fuoco. Il vento delle passioni la attraversa, la cambia. Poesie, inni, canzoni. Gli uomini si sono innamorati di lei e lei si è innamorata di loro. Molti la sfidano, cercano e ambiscono il suo trono. Altri la ammirano, la innalzano, ne fanno propria consigliera. Tutti la amano ma nessuno la possiede.

Lampioni, viali, salotti, questa notte è vostra.

Tutto ha inizio con il buio. O forse no, perché nessuno ormai sa più cosa sia il buio.

Viva, accesa, sregolata, sopra le righe. La Notte è persone, feste, allegria, spensieratezza, oblio. Persi a inseguire chissà quale chimera, siamo qui perennemente svegli, per non perdere neanche un secondo. Agiamo senza pensare, agiamo pensando troppo, cullandoci nella rassicurante sicurezza del suo silenzio. Nessun dorma, la Notte è stata domata. Nessun dorma, la Notte è giovane. Nessun dorma, la Notte è nostra.

Gioia, ubriachezza, perdizione, questa notte è vostra.

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Vi invitiamo dunque ad “ARTONIGHT?”,  una mostra nata per guidare il visitatore nelle suggestioni che la notte ha sempre sussurrato all’uomo. Essa si snoda in tre stanze inondate di sfumature sensoriali, pennellate di terrore, tinte silenziose di speranza, luci di stelle e di fanali.

L’evento non si focalizza su un solo linguaggio artistico, ma ne include molti: pitture e sculture contemporanee, realizzate con diverse tecniche e da artisti soprattutto emergenti, dialogano con versi antichi in un’inebriante polifonia artistica.

Nato da un progetto ERASMUS offerto dalla scuola, cinque ragazze del Giulio Cesare e cinque ragazzi del Righi, hanno portato avanti instancabilmente questo progetto, fino a giungere alla tanto agognata e faticosa realizzazione.

L’iniziativa è dunque pensata dai giovani per i giovani, che saranno il loro pubblico privilegiato. Uno dei suoi scopi è quello di celebrare l’immagine di Via Margutta, la vecchia via degli artisti di Roma, vista con gli occhi delle nuove generazioni.

Per questo siamo lieti di invitarvi dal 9 al 21 giugno in Via Margutta ad assistere gratuitamente a questo incredibile connubio di arte, musica e spettacolo.

Per cui, nelle sere di giugno, cinema o ARTONIGHT?

Francesca Foddai, giugno 2018 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa