Addio Musei
Ho incontrato per caso questo saluto ai colleghi da parte di una custode comunale.
Il titolo del pezzo, invece, mi è giunto dalle rimembranze liceali, dal saluto di Lucia nei “Promessi Sposi” della sua terra, del suo lago e dei suoi monti: “Addio monti”.
In questa emozionante riflessione dove il Manzoni riporta i pensieri di Lucia mentre saluta tristemente, a bordo di una barca, il paese tanto amato.
Lucia rivolge il suo addio soprattutto ai monti, paragonati ai visi dei suoi cari, ai torrenti,
che ricordano il suono delle voci dei suoi amici, alle ville sparse,
alla chiesa in cui si sarebbe dovuta sposare,
alla sua casa nativa e alla casa del promesso sposo, Renzo.
In effetti, questo saluto di Barbara lo ricorda molto.
Chi meglio di un/a custode comunale può raccontarci la bellezza dell’Arte
e il potere trasversale della Cultura?
Probabilmente molto meglio di un curatore, di una curatrice
o di un pubblico funzionario dirigenziale nel settore lavorativo museale.
Poiché solo chi è a contatto quotidianamente con lo stupore negli occhi dei visitatori,
piccini o grandi che siano, della meraviglia nelle espressioni di forestieri
che giungono da paesi lontani e di culture completamente diverse,
chi vive diariamente tutto questo può comprendere l’intensità e la forza dell’Arte.
Buona lettura
Baldassarre Aufiero, luglio 2025 – @Mozzafiato
Foto: Fabiola Catalano
—————————————————————————————————
Nel mio saluto vorrei dirvi che questi 15 anni passati in questo settore sono volati in un baleno.
Se mi volto indietro posso vedere quanta strada ho fatto, quante cose ho conosciuto e imparato, sia dal punto di vista professionale che umano.
Sono arrivata nei musei quasi forzatamente ( molti di voi conoscono il mio percorso lavorativo precedente), e sebbene all’inizio abbia avuto delle difficoltà, adesso non posso che rallegrarmene ed essere felice della fortuna che ho avuto nel lavorare in questo ambiente:
“Chi lavora con la bellezza e l’arte può solo diventare una persona migliore ed io sento di essere davvero migliorata”.
Per questo, se mi permettete, Vi esorto ad abbandonarvi a questa bellezza che vi circonda, ad apprezzare e a valorizzare sempre di più il lavoro che svolgete:
voi siete i CUSTODI del nostro sapere e della nostra cultura, siatene orgogliosi!
Siate curiosi, sempre, e propositivi.
Non aspettate che qualcuno vi dia le risposte alle domande che non porgete.
Bandite dal vostro vocabolario la frase:” non lo so perché nessuno me l’ha detto”,
ma chiedete ed informatevi il più possibile, non lasciatevi cogliere impreparati.
Se avete delle idee, se pensate che queste idee siano condivisibili e possano rendere migliore il luogo di lavoro, allora proponetele e se qualcuno vi dirà che non è possibile perché:” qui si è sempre fatto così” o perché “non c’è collaborazione e non servirebbe a niente” non fermatevi, perché per esperienza personale, posso assicurarvi che non è vero.
Cercate alternative, ma non arrendetevi:
se iniziate voi a cambiare anche gli altri prima o poi cambieranno.
Essere protagonisti del vostro lavoro è decisamente più divertente.
Vi auguro tanta serenità e tanta voglia di andare avanti, nonostante tutto, oltre le difficoltà ed i problemi che inevitabilmente si presenteranno.