Grazie mia bellissima Inter

Last Updated: 8 Maggio 2025By

Io ricordo un altro 4-3.

Una sera di 55 anni fa, oltreoceano.

Un’altra semifinale finita ai tempi supplementari.

Abitavamo a Civitavecchia ed io avevo solo otto anni.

Italia – Germania, Ciudad del México 17 giugno 1970, Stadio Azteca.

Una notte di emozioni.

Mi ricordo tutte le luci accese, gente alla finestra,

una gioia di ogni individuo,

ma anche una gioia profondamente popolare.

Ieri sera è stato diverso e simile.

Diverso, perché non giocava la Nazionale,

simile per il momento epico, che si è vissuto.

Quanti commenti sui singoli episodi, si potrebbero fare.

Ma tre sono imprescindibili e incancellabili.

Quando Acerbi con il corpo (e l’anima) sta dove non deve stare,

come Tarcisio Burgnich sul due a due di Italia Germania,

quando Frattesi si è arrampicato di nuovo sul cancello dell’esaltazione,

infine, quando Sommer è volato con un’astronave nella galassia dell’alieno Lamine Yamal,

parandogli un tiro al 113 minuto.

Ho pianto come quel bimbo di otto anni del 1970 al fischio finale.

Grazie mia bellissima Inter.

Baldassarre Aufiero, maggio 2025 – @Mozzafiato

 

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L’Insegnamento che viene dalla partita di ieri sera è che nelle cose della vita,

in tutti i campi non ci si deve mai fermare, lottare fino all’ultimo 100° di secondo,

con volontà e determinazione.

Ti crei così la tua fortuna, vale a dire l’occasione per ottenere il risultato sperato.

Avvocato Salvatore Trifirò, maggio 2025 – @Mozzafiato

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