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Zamora

Ho sempre considerato Neri Marcorè il Fabio Contato degli attori.

Perché come Fabio Concato nelle sue canzoni, Neri Marcorè nelle sue interpretazioni
esprime un garbo di altri tempi, dove un uomo quando salutava una signora, si alzava il cappello.
Ho sempre apprezzato la loro grande sensibilità, la loro cultura mai sopra le righe.
Due professionisti simili, alla ricerca di sottolineare la bellezza dell’imperfezione, dell’inadeguatezza dell’essere umano in mille occasioni e del suo possibile riscatto.
Entrambi alla ricerca di migliorarsi sempre e di uno stile personale.
Questo è il primo film di Neri Marcorè come regista.
Emerge a chiare lettere l’influenza di  Pupi Avati – regista che lo ha scelto per alcuni suoi film come protagonista -, ma soprattutto è una conferma dell’ umiltà e della gentile ironia dell’attore marchigiano Questa pellicola sottolinea molto dei temi attuali: il valore delle donne da sempre, il valore del saper tacere al momento giusto, il valore di chi non si è risparmiato, il valore di saper dire la cosa giusta ad una persona cara, rispettandola.

Baldassarre Aufiero, aprile 2024 –  @Mozzafiato

P.s. Una domanda provocatoriamente amabile per l’attore/regista. Come mai del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo, ha fatto partecipare solo gli ultimi due al suo  film?
Forse aveva timore che la “vis comica” di Aldo lo surclassasse?

Ufficio Stampa