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Esercizi spirituali

L’ultima spiaggia

Stefano Lorenzo è tecnicamente un’allodola.

Questo è il termine nel linguaggio medico scientifico di coloro che si occupano del sonno e dei suoi aspetti patologici.

In altre parole, Stefano Lorenzo s’addormenta presto e si alza presto.

Questa dinamica notte/giorno lo premia, garantendogli durante molte mattine una passeggiata solitaria sulle rive del suo amato fiume: l’Adda.

Passeggiate caratterizzate da nebbioline invernali e da rugiada estiva, ma soprattutto dalla possibilità di osservare la Natura, con lo sguardo intenso e denso della purezza di un bimbo.

Inoltre, l’ambiente che lo circonda: gli alberi, le foglie, i cespugli, il terreno, gli donano rumori e odori, che solo forse un uomo di molti anni fa, aveva il privilegio di vivere.

In particolare, la solitudine che caratterizza  le sue passeggiate, amplia a dismisura la voce della Natura, come quando si alza il volume per ascoltare una musica prediletta.

In questi giorni, Stefano Lorenzo è a Nizza in vacanza.

Pur essendo in vacanza, continua ad alzarsi presto.

Come ben sappiamo, la mattina presto come durante la notte fonda, emergono persone e personaggi strabilianti.

Foto di Stefano Lorenzo Colombo

Ed ecco, che nella sabbia della Côte d’Azur emerge uno spirito. Non nel senso di un fantasma (i fantasmi, di solito, appaiono di notte), ma nel senso di un essere umano, colmo di spiritualità, in questo caso un monaco buddista.

Sabbia e saio, saranno stati i primi vocaboli che avrà associato all’immagine singolare e insolita che aveva di fronte.

Un saio di color ocra, una kesa , come si chiama la tunica dei monaci buddisti.

La bellezza di una foto si misura non solo dalle emozioni che muove, ma anche dalle chiavi interpretative che vengono espresse.

In questo scatto, personalmente vedo esplicitati i tre titoli che mi hanno consigliato gli splendidi redattori di Mozzafiato.

Precisamente:

Esercizi spirituali: Il Conte

L’ultima spiaggia: Stefano Lorenzo Colombo (l’autore della foto)

Sabbia e saio: Arianna Versaci 

Grazie al trio.

Baldassarre Aufiero, giugno 2022 – © Mozzafiato

 

 

Ufficio Stampa