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Nei Secoli Fedele

Si ciancia da giorni sull’ignobile fattaccio di Piacenza che ha investito l’Arma dei Carabinieri.

Come al solito in Italia tante inutili chiacchiere che dopo qualche tempo termineranno senza che nulla di concreto sia stato fatto per incidere e modificare la realtà oggettiva dei fatti che hanno determinato il problema e che in futuro potranno determinarne un altro analogo!

Il problema nasce dallo snaturamento e dall’abbandono dei rigidi criteri di selezione del personale che caratterizzavano l’Arma, dallo snaturamento dei tradizionali metodi di valutazione degli aspiranti Carabinieri, dal lassismo, dal fatto che parole quali rigore e rigida disciplina oltre ad essere desuete ed aborrite crea imbarazzo pronunciarle anche alle gerarchie dell’Arma, condizionati anche costoro dal pensiero unico dominante del “politicamente corretto” che sta inesorabilmente portando alla deriva la nostra società.

Il problema sta nel lento e inesorabile stravolgimento e sbiadimento dei Valori fondanti della Benemerita che ne costituivano l’essenza, la forza e l’unicità. Ma oggi nulla può differenziarsi, distinguersi, tutto deve essere implacabilmente omologato! Il problema sta nella sindacalizzazione, nel voler trasformare i militari dell’Arma in colletti bianchi, in funzionari della pubblica amministrazione e squallidi burocrati, disancorandoli dalla storia, dall’identità, dai Valori, dalla tradizione del Corpo d’appartenenza.
Il problema sta nelle gerarchie e nei vertici militari, nominati, condizionati ed asserviti alla politica, anch’essi ridotti al rango di grigi funzionari!!
Per tal motivo chi dovrebbe fare queste oggettive considerazioni ed agire di conseguenza in primis non ha gli attributi per fare ciò e poi è stato messo nelle condizioni di non poter agire di conseguenza!!!!!

Risultato di tutto ciò è dover assistere a fatti ignobili come quelli avvenuti a Piacenza, protagonisti dei luridi delinquenti ai quali è stato colpevolmente permesso di indossare ed insozzare quell’uniforme per la quale c’è chi si è fatto ammazzare e c’è chi ha sacrificato la propria vita!

Ogni giorno che passa mastichiamo amaro, proviamo l’amarezza inestinguibile procurata dal dover assistere impotenti alla deriva ed al totale disfacimento della nostra società, una nave che sta naufragando con al timone ominicchi inetti ed incapaci!
Cosa vorrebbe vedere ognuno di noi cari amici difronte ad un fatto come questo?
Per quanto mi riguarda vorrei vedere puniti senza se e senza ma i vertici che hanno permesso appunto che dei delinquenti indossassero quell’uniforme! Poi vorrei che nel momento in cui verranno provate le accuse venga inflitta agli accusati il massimo della pena. Rispetto decisamente di più un delinquente che fa una scelta precisa assumendosi i rischi e le conseguenze della propria scelta.

Ma al delinquente che si traveste da difensore della legge per infrangere meglio e senza correre alcun rischio quella legge e quando scoperto piagnucola e scarica su altri le proprie colpe, si difende e si giustifica; a costui va tutto il mio più profondo disprezzo e l’augurio, politicamente incorretto, che possa marcire in galera!

Alberto Uva, luglio 2020 – © Mozzafiato

 

 

Ufficio Stampa