Via Resegone (la montagna di Milano); lì vicino via Bernina, via Valtellina, viale Stelvio. Nomi che evocando monti invitano a guardare in alto, a cercar le vette poco lontane. Lo sguardo dei milanesi d’ora in poi sarà però rapito dapprima da una cima nuova, anzi, rinnovata.
Abbandonata l’austera livrea industriale, ne ha assunta una post moderna, quasi pop, vestendosi di verde, di giallo e di azzurro in un allegro decoro. Pura street art, a 50 e più metri sopra la strada.
Tradizione e innovazione per molti sono in antitesi; per Branca vanno in simbiosi, tanto da averne fatto un motto aziendale e di famiglia.
Per la tradizione parlano i 170 anni di storia intrisa di milanesità-celebrati poco tempo fa con prestigiosi riconoscimenti pubblici-, il prodotto originale sopravvissuto alle mode, la fabbrica che è ancora lì; tutto a sfidare alterne tendenze di delocalizzazione, diversificazione, dismissione.
Per l’innovazione bastano i progressivi affinamenti e le novità introdotte per rispondere al mutamento dei gusti nonché il marketing sempre più moderno.
Poi vi è l’opera di questi giorni, inaugurata con una cerimonia frizzante fra nobiltà e gioventù in via Resegone una sera a ridosso di Sant’Ambrogio con un nebbia che Milano non vedeva da un pezzo: nell’era digitale Branca presenta una ciminiera..un manufatto di mattoni che è lì da molti decenni; però è ora abbellita e colorata secondo i dettami dell’arte contemporanea.
I cieli dei milanesi saranno un po’ meno grigi. E forse così anche i loro pensieri.