Pippo Baudo: Maestro di Cerimonie
Mio padre impazziva per Ornella Vanoni, mia madre per Pippo Baudo.
Papà era affascinato dall’eleganza e dal modo di cantare della Vanoni,
Papà era affascinato dall’eleganza e dal modo di cantare della Vanoni,
mia mamma dall’autorevolezza e dal modo di condurre di Pippo Baudo.
Maestro di Cerimonie.
Questa è la definizione che dà il nostro “oracolo” internet
e molti strumenti di ricerca del vocabolo: “Maestro di Cerimonie”.
Il termine “Maestro di cerimonie” in italiano può riferirsi a diverse figure, a seconda del contesto.
Può indicare un cerimoniere che dirige o organizza eventi, come un matrimonio o una cerimonia ufficiale.
In alcuni casi, può essere assimilato a un presentatore o conduttore
Forse per Pippo Baudo questa descrizione è molto limitante, perché lui è stato un grande artista poliedrico.
Attore, pianista, cabarettista ed infine Presentatore, ovviamente con “P” maiuscola.
Non voglio dilungarmi in ossequi, salamelecchi et affini.
Ci saranno migliaia di persone che lo faranno.
Voglio parlare dei fatti, quindi riportarvi l’elegante e sobria risposta che diede a Walter Veltroni su Moana Pozzi. Una domanda difficile e scomoda, una risposta contemporaneamente garbata e sensibile.
“A Partita doppia ho fatto l’unica intervista a Moana Pozzi. Non me la posso scordare, era di una bellezza clamorosa. Già malata, però non si vedeva niente, stava benissimo. Mi ha meravigliato il modo, la classe, con cui ha risposto alle domande. Ad un certo momento dissi: “Lei accetta che il pubblico faccia qualche domanda?”. E allora una del pubblico: “Lei vorrebbe avere un figlio?”. Moana, con il sorriso sulle labbra: “No, un figlio no, perché direbbero tutti che è un figlio di puttana”. La sera presi l’aereo per tornare a Milano e lei era con tutte le amiche del suo giro. Ha fatto finta di non conoscermi, per non mettermi in imbarazzo con loro. Donna di grande classe».
Un racconto di un incontro e di un’intervista con la sensibilità di un grande artista.
Ancora, di nuovo e con molto affetto: Ciao Pippo.
Ancora, di nuovo e con molto affetto: Ciao Pippo.
