Ponte

Anteporre una linea di scavalco…
Erigere un passaggio sul vuoto nudo della pietra.
Decretare architettonicamente un segno nel culto del paesaggio.
Ricondurre il sentiero alla riconnessione con gli avi.
Come può la pietra innalzarsi sopra l’impeto dell’acqua ?
In torsione, nella perfetta simmetria, l’anello Centenario di pensieri sospesi e disegni sottesi,
sino al tramonto anteriore del tempo.
Il miracolo interiore della pietra che scavalca l’acqua.
A noi è tutto ciò che ci rimane, la pietraia della storia.
Un’eco d’ingegno che pone nella forma dell’Arcobaleno, l’aspirazione al sorpasso degli ostacoli,
nel saldo equilibrio di contrafforti.
Ponte che sospiri sul fiume proteggici dal salto.
Dopo decenni lo ritrovai li incastonato, dalle burrasche e alluvioni stagionali.
Il nostro tempio che si erge forte e massiccio pietrificato nel luogo medesimo.
Allusione di pietra sofferente, irrigidita dal tempo, impavida al freddo torpore del mattino,
trattiene una linearità di bava di lumaca.
Credo alla perfezione – rete di ragno sospeso tra l’ impeto del fiume scultore e l’umana illusione di rocce levigate.

 

Alessandro Wesch, dicembre 2019 – Mozzafiato copyright

Foto di Alessandro Wesch : Ponte romano sul fiume Diveria, Varzo, S. Giovanni, (VB)

Ufficio Stampa