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“Sempre caro mi fu quest’ermo colle”

Non solo i baci dati

Non sono i baci dati, ma quelli persi che ricorderemo per sempre. Vedi, il silenzio delle nostre labbra ha più silenzi che colpe. Adesso vado a dormire, perché domani devo parlare con la realtà. Volevo essere qualcosa di più. Non ...

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Hai lasciato tre cose a casa mia.

Hai lasciato tre cose a casa mia. Il prima. La presenza. Il dopo. Almeno una di queste cose devi tornare a riprendertela, scegli tu. Se prendi il prima, tutto ok. Se prendi la presenza, è stato bello. Se prendi il ...

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La prima lettera

La prima lettera (Angelo Morbelli)   Quando si ricevevano le lettere. E si leggevano decine di volte. Sognando ad ogni riga. (Baldassarre Aufiero) – © Mozzafiato Qualcuno le scrive ancora Qualcuna le legge ancora E sogna l’incubo d’esser con/di qualcuno ...

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La prima pietra di una casa, l’ultima tegola sul tetto.

Vorrei una donna che rispetti il suo algoritmo e poi lo stravolga senza ragioni, importi vascelli di pura pazzia dentro a ceste colorate di fantasie sprezzanti di realtà, una donna che dona e poi si riprende tutto lasciandomi sempre qualcosa, ...

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Un semplice gradino

Seduti sopra un semplice gradino ho assaporato millimetri d’amore sfiorandoti la mano. Mi sono perso nelle galassie dei tuoi occhi senza meteoriti che vagavano, ma solo stelle che brillavano. Mi sono riscaldato da questo autunno precoce, guardando il rossore delle ...

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LA CHIAVE DI CARTA

Riconosci chi è in dolce attesa, dal modo amorevole che ha di accarezzare una pancia che ancora non c’è. Forse è per questo che ancora nessuno ha avuto sentore della mia prossima maternità: mio figlio è già nato e mi ...

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Autunno

  È nelle prime timide varianti di colore, che l’autunno racconta di un mondo nascosto. Certe case disabitate hanno ancora dentro sorrisi, forse anch’io. Gianluca Nadalini, ottobre 2018 – © Mozzafiato

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Digiuni di vento.

Poi non l’ho mai comprato quel palloncino che volevo prendermi, sai, quando hai detto: “Aspetta, lo compri la prossima volta, ti pare alla tua età! Andare in giro con un palloncino?” Così l’ho lasciato legato al suo spago, svolazzava e ...

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AEROPUERTO

Abbracciati senza parlare, grati dell’identica attesa, senza crepacci che ci dividevano. Svelati, sciolti baci e lacrime e poi saremo insieme anche lontani dall’alba al tramonto illuminati per sempre dal sole e dalle stelle. Baldassarre Aufiero, Bogotà 07/ 07/ 2007 – © Mozzafiato

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Finalmente una brutta poesia per te.

Finalmente una brutta poesia per te. Senza cuori, senza rumori, senza niente. L’ho pensata mentre mi pettinavo, ho visto il tuo reggiseno appeso al rubinetto della doccia, e niente, ho detto: Che brutto! Finalmente una poesia brutta soltanto per te, ...

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