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BOTTICELLI E FIRENZE…QUANDO SI DICE “LA BELLEZZA”!

Con “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza” ritorna il 28-29-30 novembre in 270 sale cinematografiche  la grande arte italiana : Sandro Botticelli e il suo tempo .

Da subito immersi nell’ atmosfera rinascimentale di metà ‘400, quando Firenze con le sue botteghe d’artisti era la capitale  dell’ arte mondiale,  andiamo alla scoperta di questo genio della pittura , di umili origini ma con una sua bottega d’arte già a 25 anni,   legatissimo alla sua città e a Lorenzo il Magnifico.

La voce narrante di Jasmine Trinca ci accompagna in questo docu-film , diretto da Marco Pianigiani  e ideato e scritto da Francesca Priori.

Sandro Botticelli con la sua pittura rompe tutti gli schemi , inventa una nuova moderna bellezza e  la stilizza al punto di farla divenire memoria collettiva.

Lo spettatore coglie l’emozione di poter ammirare le sue opere nei musei deserti , senza la folla dei turisti può  contemplare  le sue celebri Madonne , ma anche i ritratti virili e i suoi capolavori  conservati agli Uffizi.

La sua Bellezza è grazia, naturalità , non è mai finta.

Chi non conosce “La Primavera” o “La nascita di Venere”?

Forse per questo a lui si sono ispirati negli ultimi decenni tanti artisti : primo fra tutti  Andy Warhol -la Venere che sorge dal mare diventa icona pop- , poi  David LaChapelle ,  Jeff Koons e Lady Gaga: tutti rapiti dalla bellezza così moderna delle sue figure femminili in cui armonia, genialità e creatività si fondono.

Questo film – dice il regista – è diretto soprattutto ai giovani. Lo scopo è che la loro immaginazione venga colpita  da queste meravigliose opere d’arte.

Ma nel film – destinato anche al pubblico di 50 paesi esteri –  c’è anche tanta storia di Firenze , dai Medici alla congiura dei Pazzi , in cui venne ucciso  Giuliano de’ Medici , a cui Botticelli regalò uno stupefacente ritratto post mortem, ora alla National Gallery di Washington.

Inquieto ,  enigmatico e  misterioso:  non si sa molto su Botticelli  , pochi viaggi e quasi sempre a Roma , per affrescare con Ghirlandaio, Perugino e  altri  pittori le pareti della Cappella Sistina , prima che Michelangelo fosse incaricato di affrescarne la volta.

Con gusto quasi maniacale ritrarrà sempre la stessa donna, ispirandosi al volto e alle fattezze della sua amata , Simonetta Vespucci morta a soli 23 anni.

Con la morte di Lorenzo il Magnifico si chiude un’ epoca , arriva  Savonarola  e Botticelli  viene messo in disparte, le sue opere riflettono i tempi cambiati.

Sue sono le illustrazioni delle Divina Commedia, 92 disegni che illustrano la voragine infernale , pochi colori ma una moltitudine di figure fantastiche.

Morirà a Firenze  in povertà e sarà quasi dimenticato per ben tre secoli:  solo nel XIX Secolo Ruskin e i Pre-Raffaelliti lo riscopriranno e da allora la sua fama (più che meritata) si è riaccesa in un crescendo che ci lascia stupiti ed ammirati.

Marina Furlanis, novembre 2022 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa