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LUIGI PROIETTI DETTO GIGI

Sarà nelle sale cinematografiche di tutta Italia , dal 3 al 10 marzo questo straordinario docufilm , nato nel 2018 da un’ idea di Edoardo Leo ( questa volta nei panni di regista) che , avendolo avuto come Maestro  gli volle rendere omaggio  ben prima della sua morte , avvenuta il 2/11/20, l giorno del suo 80° compleanno.

Un viaggio che lo spettatore percorre insieme a tanti suoi amici per capire il suo segreto , ma anche in compagnia di alcuni suoi famigliari.

Sua sorella esordisce con : “ A casa nostra si è sempre riso tanto” come a giustificare l’istrionico fratellino, che debuttò a 3 anni recitando una poesia alla S.Messa di mezzanotte raccogliendo i suoi primi applausi e proseguì  fondando 12 anni dopo un complessino “I Jolly Visconts” che allietava i night club romani negli anni del dopoguerra.

All’ Università  aderisce al Centro Universitario Teatrale (CTU)  e capisce quale sarà la sua strada .

Genio poliedrico, ha fatto di tutto : attore comico e drammatico, cantante , regista e anche doppiatore, in sala di doppiaggio conosce Fellini e lì nasce una grande amicizia , presta la voce a S. Stallone in Rocky 1 e recentemente al Genio di Aladin.

Il successo arriva , dopo qualche film sperimentale , con “Alleluja brava gente”  dove fu chiamato a sostituire  Modugno.

Per anni lavora al Teatro stabile de L’ Aquila  e incanta tutti con la sua preparazione maniacale della voce e la mimica facciale  che tutti ben conosciamo.

Compare in TV a fianco di Ornella Vanoni  , ma anche di Carmelo Bene,  sempre attento a un teatro di avanguardia , spesso avversato dalla critica. Il grande successo arriva con “A me gli occhi….please”  che  porterà in scena per più di 20 anni, ogni volta cambiando alcune parti dello spettacolo.

Il grande Eduardo gli disse , a fine rappresentazione : “Finalmente qualcuno continua” come a benedire una volta per tutte  il genio di Proietti.

Diviene il primo “one man show” del teatro italiano , il  teatro Brancaccio diventa sede della sua scuola di teatro , fino all’ arrivo di Costanzo che ne rileva la gestione , ma il suo sogno prosegue e nel 2003  viene edificato nei giardini di Villa Borghese il Globe Theater , una sorta di teatro popolare come quello inglese di W. Shakespeare, teatro Globe che oggi  è intitolato proprio a lui.

Renzo Arbore lo definisce “un compagno di giochi” e tale resterà nel ricordo di tanti suoi ammiratori  

Grazie Gigi.

Marina Furlanis, febbraio 2022 – © Mozzafiato

 

 

Ufficio Stampa