Home / LIFESTYLE / UNA VITA, CENTO VITE: CATERINA CASELLI

UNA VITA, CENTO VITE: CATERINA CASELLI

L’ ex ragazza di Sassuolo è presente in sala  , prima dell’inizio del docufilm – che sarà in onda  nelle sale il 13, 14 e 15 dicembre – e si presenta al pubblico definendosi  “fragile e quercia “ aggiungendo poi  “come tutte le donne”.

Insieme a lei ripercorriamo alcune delle sue 100 vite , lei nata in una famiglia povera , una bambina con l’argento vivo addosso ma la voglia di prendere lezioni di canto , le prime serate con il gruppo “ Caterina Caselli e gli amici” e l’incontro fondamentale per la sua carriera con L’Equipe 84 che la porta  a Roma  dove debutterà al Piper  nel 1965, pochi mesi prima dell’altra bionda nazionale , Patty Pravo.

Con “Nessuno mi può giudicare”  arriva il successo , le vittorie al Cantagiro , al Festivalbar  e le prime trasmissioni in televisione come “E sottolineo ye”  , accanto a Lucio Dalla e Gianni Morandi.

L’anno successivo, nel ’67,  “conduce” un altro programma in tv, dove ospita due giovani cantanti sconosciuti : Franco Battiato e Francesco Guccini.

E vediamo Guccini rievocare quell’incontro  e ascoltiamo un altro amico , Paolo Conte che per lei crea

“ Insieme a te non ci sto più” , canzone bella e sofisticata che Caterina vuole per sé nonostante il parere contrario della sua casa discografica.

“Tu cantavi come le lavandaie, con naturalezza e libere di essere sé stesse” aggiunge Conte , rivelando l’essenza della sua splendida voce.

Dopo alcuni anni di record di dischi venduti e popolarità in continua ascesa  il “casco d’oro” si concede una parentesi famigliare con tanto di matrimonio con Piero Sugar e diventa mamma di Filippo.

Ricompare sulla scena 6 anni dopo,  in veste di manager discografica e scopritrice di talenti del bel canto italiano.

Ed ecco apparire  alla ribalta internazionale i suoi gioielli : Andrea Bocelli, Pierangelo Bertoli, Elisa , Giuny Russo,  i Negroamaro , Arisa e tanti altri .

Il film si chiude , come un cerchio, tornando agli esordi quando intervistata  dichiarava  : “ Lo ye ye è spensierato, il beat è arrabbiato. Io mi sento giovane”

Anche oggi l’ultima affermazione fa al caso suo , e meritatamente raccoglie più di 5 minuti di applausi scroscianti alla fine del film.

Marina Furlanis, novembre 2021 – © Mozzafiato

Ufficio Stampa