E’ proprio così : esiste un’ unica registrazione quasi amatoriale della torneé contestatissima ( dal pubblico e dalla critica ) che Faber e la PFM effettuarono nel ’79 , portando la loro musica in 30 città italiane.
Dopo 41 anni ci viene riproposta, dopo un paziente lavoro di recupero sia delle immagini che del sonoro , in un docufilm diretto da W. Veltroni.
Faber tra pochi giorni avrebbe compiuto 80 anni e il 17- 18- 19 febbraio lo potremo vedere in 370 sale cinematografiche , accompagnato dalla PFM che ha curato tutti gli arrangiamenti delle 17 canzoni del tour.
Dopo una chiacchierata su un trenino ligure ( diretto alla stazione di S.Ilario? ) tra Dori e 4 musicisti della storica band inizia il concerto, registrato in una fredda sera del 3 gennaio 1979 a Genova Fiera ed è come se il tempo non fosse trascorso: emozione palpabile per ogni canzone (ne sentiremo solo 14 perché tre erano irrecuperabili) e su ciascuna in sovrimpressione il testo in stampatello originale tratto dagli appunti di De Andre’ .
Davvero mitico questo incontro tra canzone d’autore e rock, nato casualmente un’ anno prima , un progetto giudicato folle dagli stessi protagonisti, ma forse per questo così stimolante per l’animo del cantautore genovese .
Incontro bistrattato dalla critica musicale ( fatta eccezione per M.Luzzattio Fegiz , oggi in sala) e i giovani , divisi in due fazioni e pronti a interrompere il concerto con insulti e lanci di oggetti ma poi riconciliati da questo splendido lavoro.
Godiamo nel vedere Faber sorridente e sereno , finalmente sgravato dal “peso” di un concerto live “da solo” , in sintonia con al band che ha saputo “vestire” la sua Poesia con arrangiamenti straordinari.
Dori Ghezzi commenta così : “ Non ho sentito nostalgia …C’è un atmosfera in questo concerto come se tutti fossero a proprio agio, come se avessero suonato insieme da sempre …”
E’ questo il modo più bello per rivivere emozioni che , con questo film, faranno partecipi anche per quel pubblico giovane che non può sapere di quegli anni “di piombo” e di contestazione solo perché ancora non c’era, ma conosce a memoria tutte le canzoni di De Andrè!
Buon compleanno Faber!
«Pensavo: è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.» |
(Fabrizio De André, Amico fragile) |
Marina Furlanis, febbraio 2020 – © Mozzafiato