Il Museo del Prado è una collezione di opere d’arte costruita con il cuore , non con la testa.
Opere scelte d’istinto a partire dal 1550 , anno in cui Carlo V comincia la sua collezione e che prosegue per molte generazioni di regnanti: i reali di Spagna furono tutti grandi mecenati e grandi collezionisti.
Il Prado fu aperto nel 1819 al pubblico e in occasione del suo 200° compleanno apre le porte a tutti i visitatori del mondo attraverso questo film che sarà nelle sale cinematografiche il 15-16-17 aprile.
Il premio Oscar Jeremy Irons ci conduce attraverso le sale ad ammirare le opere di Velasquez, Rubens, Tiziano, El Greco , Zubaran (il “Caravaggio spagnolo”) e tanti altri pittori illustri . Gli fanno compagnia Laura Garcia Lorca , nipote del poeta che ci fa capire come il Prado sia stato per tanti uomini di cultura un luogo di ritrovo e di confronto ed abbia ispirato molti artisti del Novecento tra cui Dalì e De Chirico .
Questa collezione riunisce a Madrid tanti capolavori che nel corso di 500 anni furono acquistati dai reali spagnoli e adornarono ville , residenze reali e monasteri , tra cui il più famoso è senz’altro l’ Escorial.
In questo museo ci sono 932 opere di Goya , Jeremy Irons ci ricorda che Carlo V fu mecenate di Tiziano per 40 anni e di lui sono conservati qui numerosi capolavori .
Madrid era una “calamita” per tanti artisti . Rubens fece tappa a Venezia e Roma prima di arrivare a Madrid e iniziare un periodo di grande produzione artistica.
L’archistar Norman Foster ci introduce all’estensione del Prado che insieme all’ architetto Rubio sta ristrutturando e che verrà inaugurata a breve : un edificio del 1630 che ospitava il “Salon de reinos “ diverrà un’ala pronta ad accogliere altri capolavori che ora , per motivi di spazio, giacciono nei depositi del Museo .
E’ del 2017 una donazione splendida di opere medievali che qui troveranno una degna collocazione .
Ma il visitatore in questo bellissimo film entra anche nei laboratori di restauro dove capolavori fra cui la pala lignea “L’annunciazione” di Fra Angelico trovano tecnici capaci e pronti a riportarli agli antichi splendori .
La contemplazione della bellezza espande l’anima e bellezza è tutto ciò che ci commuove .
Con questo sentimento si esce più belli e più forti dalla sala cinematografica.