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Tintoretto rockstar

“Ha costruito la sua carriera come una proto rock star” così lo descrisse David Bowie  che  acquistò una sua tela affascinato dal  genio di questo artista.

Di chi parliamo? Non di Andy Warhol  ma del Tintoretto  pittore  ribelle che nacque e visse sempre  nella sua  Venezia .

Sky arte  dedica a lui un film davvero unico  nel 500° anniversario della sua nascita : la collaborazione della scrittrice Melania Mazzucco e le sue indagini negli archivi della Serenissima  unita a quella di molti storici dell’ arte fanno di questo film un vero gioiello di arte e di cultura .

Il film “Tintoretto . Un ribelle a Venezia “ sarà in 360 sale cinematografiche dal 25 al 27 febbraio per poi  essere esportato in 50 paesi del mondo.

Nei prossimi mesi una mostra tutta dedicata a Tintoretto  a Washington  comprenderà anche 2 sue tele restaurate con il contributo di Sky arte .

La fotografia del film è affidata a tecniche sofisticate e l’uso dei droni all’interno del Palazzo Ducale e di alcune chiese è capace di restituirci i suoi capolavori come  non potremmo ammirarli in loco ,  anche  a causa della dimensione  gigantesca di molte  sue opere .

La voce narrante di Stefano Accorsi  completa degnamente la  narrazione  che parte dal 25 giugno 1575 , quando a Venezia  la peste miete le sue prime  due vittime : in 3 anni al popolazione  verrà decimata e in questa Venezia  divenuta una città fantasma  Tintoretto, già 56 enne e con 8 figli resta  a lavorare .

Mette l’arte avanti tutto , anche davanti al pericolo del contagio o ai soldi  . In quei tre anni tremendi  Tintoretto esegua il ciclo di tele della Scuola grande di san Rocco che gli darà la fama  per sempre.

Ma chi era Tintoretto?

Da piccolo  nella bottega del padre “tintore” appunto  ( da cui il nome con cui Jacopo Robusti è conosciuto nel mondo) comincia a colorare pareti e  diventa  in breve un pittore  valido ma  riuscirà ad avere importanti committenti quando troverà come sponsor  l’ Aretino.

Impertinente , opportunista e spregiudicato quanto basta per vincere la concorrenza ( di Veronese e di Tiziano, suo acerrimo nemico) non si ferma davanti a nulla .

Tintoretto dipinge veloce , a prezzi che stracciano la concorrenza , ha un carattere deciso e  riesce a infrangere le regole : alla confraternita di S.Rocco che aveva chiesto ai concorrenti un bozzetto lui regala una tela già installata a soffitto  dicendo che  “lui non fa bozzetti ma solo dipinti “…

Di lui J.P. Sartre disse che “ fu il primo regista della storia “ , e  Peter Greenaway lo conferma nel suo intervento: l’uso del chiaroscuro, le figure mai statiche sempre in movimento  fanno sì che lo sguardo dello spettatore osservi le  sue tele come un fermo immagine di un film .

Tintoretto? Un genio  davvero  modernissimo che ha cambiate  la storia dell’ arte .

Marina Furlanis, febbraio 2019 – © Mozzafiato

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