Ieri si è concluso il primo round delle Feste Natalizie.
Forse da un punto di vista “alimentare” quello più importante. Dalle Alpi ai Nebrodi, dalle spiagge teutoniche di Jesolo a quelle selvagge della Sardegna, l’unico comandamento socio culturalmente imposto era quello di mangiare, mangiare fino allo sfinimento.
Italia quarta in Europa per spesa natalizia. In media in Europa quest’anno si spenderanno 456 euro nel periodo festivo (+2% rispetto al 2017). Anche in Italia la spesa media sarà superiore rispetto allo scorso anno, ovvero di 541 euro a famiglia (+3% rispetto ai 527 euro spesi a Natale 2017). Vergognoso e irritante invece il dato sullo spreco alimentare: circa 43 euro di cibo a persona è finito nella spazzatura.
Quindi le calorie sono in crescita nella nostra penisola affetta da polifagia, ma anche i giga utilizzati dai nostri smartphone, sempre più tecnologici, sono in forte aumento, con grande piacere della triade delle compagnie telefoniche, anche loro fameliche.
I Babbi Natale trasportati da renne nei cieli stellati, sono entrati via #whatsapp, di nascosto nei nostri apparecchi in forma di video insulsi, portandosi via una bella refurtiva di giga. Ma di questi dati non conosciamo nulla. Figurarsi se la triade della comunicazione telefonica sopraindicata ce li fornirà.
Siamo noi gli stupidi, che con sguardo ebete li guardiamo fino all’ultimo secondo e poi li giriamo a tutti i contatti, pensando di essere originali.
Ma il secondo round sta per iniziare con la festa di Capodanno.
Quindi Buona Befana a tutti, che tutte le spese (ops feste) porta via.