Casellati e Fico. Due figure abbastanza dignitose e rassicuranti.
Con i rispettivi discorsi di insediamento, il primo step della procedura per la formazione del governo è stato superato, nel rispetto della volontà dei cittadini che vuole un’Italia spezzata – per protesta – in due: coalizione di centro destra a Nord e Centro, movimento 5 stelle al Sud. A specchio, le due alte cariche dello Stato, Presidente della Camera e Presidente del Senato, rispecchiano più o meno fedelmente la suddetta volontà popolare.
I prossimi step, però, saranno ancora più impegnativi, per le tensioni dentro la coalizione e l’attrazione che, non per affinità ma per beffardi giochi di potere, unisce inevitabilmente Lega e Stellini, quindi Salvini e Di Maio, un legame per certi versi impossibile ma per tanti altri necessario.
Come ogni rapporto impossibile, l’idillio fa discutere e diviene satira, come nel murales diventato un post virale da qualche giorno.
Niente di che: Matteo e Gigi avvinghiati, in un murales di autore ignoto, ormai gettonatissimo sul web.
Basterà quest’improbabile “liason” a garantire la governabilità?
E Silvio-Otello che ruolo avrà in tutto ciò?
Scherzi a parte, ammesso e non concesso che ci sia davvero qualcosa da scherzare in tutto questo.
In ballo, infatti,c’è la stessa credibilità dell’Italia, sulla scena anche internazionale e il futuro prossimo del nostro amato Paese.
Sul locale, la tensione politica è “paura che fa 90”, come scrisse qualcuno, e spinge ad incontrollati ed improbabili inciuci, destinati forse a naufragare gia’ all’indomani stesso del voto.
E le previsioni non fanno ben sperare. Chi vivrà, vedrà.