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Due agostano.

DUE STELLARE: È un Due vecchio come il mondo ma che ogni anno si ripete e si rinnova.

 La notte di San Lorenzo è passata e anche questa volta migliaia, milioni di convenzionali “andiamo a vedere le stelle cadenti” si saranno sprecati, cioè saranno stati pronunciati senza aver prodotto il risultato sperato.stelle_san_lorenzo
Intanto più d’uno si sarà sentito rispondere: “no, devo andare a un rave party” -o qualcosa di simile- a seguito di pensieri del tipo “quelle son cose che faceva mio nonno” e, mi si consenta, non mi sembra un’alternativa ugualmente poetica e sana, né un miglioramento generazionale.
Poi “far l’amore giù al faro” suona bene in una canzone, ma nella realtà funziona poco; o forse funzionava solo ai tempi di quella canzone, quando i fari c’erano ancora, erano orgogliosamente in attività e sopratutto erano avvicinabili senza rischio di pericoli o di commettere qualche illecito, ahimè aggravato dall’attività effusiva, cioè vitale!
faroI litorali infatti ormai sono-sopratutto di notte-poco accessibili, gravati da inutili e assurdi divieti, sorvegliati da strani guardiani vari e battuti comunque da poco raccomandabili figuri; così che i primi servono di fatto a scoraggiare le romantiche ed innocue coppie piuttosto che ad allontanare i secondi.
 A onor del vero, non è affatto detto che l’isolamento in spiaggia o luogo affine sia garanzia di successo..quante volte si finisce letteralmente e mestamente.. a contar le stelle, appunto.
E per chi si trova in montagna? Beh, basta sostituire i fari con i rifugi, le spiagge con i prati-così evitando peraltro tutti i problemi di cui sopra-e.. l’esito è ugualmente incerto! Almeno si sarà però goduto di uno spettacolo incommensurabile, ché lì le stelle visibili sono almeno il triplo; provare per credere.Stelle-Cadenti
Ma siamo sicuri che le stelle cadano ancora? Anzi, che esistano ancora? Si chiederà qualche pigrone fossilizzato nelle città, da dove le stelle ormai da molto tempo non si vedono più.
Sì, esistono ancora, fanno ancora sognare e qualche volta ancora “cadono”.
Provare per credere; almeno-se non si ha l’ardire di scalare vette o di affrontare dirupi-approfittando di una delle notti “nere” (cioè a luci artificiali completamente spente) che qualche borgo alpino meritoriamente organizza.
Gli irriducibili dell’urbe sappiano che si risparmiano forse un tipo di Due, ma si perdono forti emozioni.

Il Conte, agosto 2015 – Mozzafiato Copyright

Ufficio Stampa