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Domenico non doveva morire.

Il fatto: c’è una gita scolastica, ragazzi di un liceo tra i più noti di Padova che vengono a Milano per vedere Expo ed alloggiano in un Hotel. La notte del 10 maggio, Domenico 19 anni, cade dal balcone del quinto piano e muore. Partono le indagini; fatalità, malore, scherzo finito in tragedia, colluttazione? Ancora ad oggi non si sa la verità e questo è forse il fatto più grave di tutta la vicenda.Dome10

Non ho neanche trent’anni ed ho ancora ben impressi gli anni delle superiori. La gita di più giorni era il momento clou dell’anno e le serate libere davano il potere di voler essere e voler fare quel qualcosa in più perché di fondo c’era un senso di libertà.

Essere in gruppo poi spesso significa sentirsi anche più forti e capaci di fare tutto. Ma la domanda allora è tutto cosa? Il voler trasgredire quando si è giovani è quasi un obbligo ma fino a che punto si può arrivare?

Ultimamente tra social network ed internet vedo che si cerca sempre più spesso di superare i limiti e voler fare qualcosa di eccessivo così da poterlo filmare, condividere online ed ottenere una certa fama/reputazione. Ed è qui che sta il problema, perché se io faccio una cosa assurda e la condivido online, sono più quelli che plaudono al mio gesto che quelli che giustamente mi danno dello stupido, per non essere volgare.

C’è un ragazzo morto e nessuno ancora ha detto come si sono svolti i fatti. Questa è omertà. Dite la verità, assumetevi le responsabilità e rendetevi conto che la vita non è come un gioco di videogame. A 18 anni si ha ancora tutta la vita davanti per rimediare, ogni errore si paga caro ma ogni piccolo gesto può salvare noi stessi dall’oblio.

Edoardo Colzani, maggio 2015 – Mozzafiato Copyright

Ufficio Stampa