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“Sogno di una notte di mezza sbornia”

“Talis pater, talis filius”.Luca 10
Questo detto latino per Luca De Filippo vale in maniera differente.
Cerchiamo di spiegarci meglio.
Eduardo De Filippo è ineguagliabile, come scrittore, regista ed attore.
La complessità e la potenza del commediografo napoletano sono inarrivabili.
Luca ha vissuto tanti anni all’ombra del padre e nella sua scia.
Oggi, a trent’anni dalla morte del padre, Luca ha sicuramente sviluppato una sua forma espressiva teatrale, legata alle radici familiari, ma sicuramente più debole.
Quando si ha avuto un “padre quercia” di tale spessore e qualità sicuramente diventa tutto più difficile.
Continuare a fare teatro per Luca è un dovere e probabilmente anche un piacere.
Ma vivere perennemente circondato da ovvi paragoni, non rende giustizia né all’uomo Luca né all’ attore.
Luca-De-Filippo-e-Carolina-Rosi-foto-Federico-RivaAnche in questa commedia “Sogno di una notte di mezza sbornia”, tra le minori di Eduardo, definibile un “amusement” di sapore partenopeo, Luca De Filippo non riesce ad esprimere la presenza scenica del padre.
Una pièce teatrale talmente spicciola , da sembrare quasi non appartenere al grande Eduardo.
Sogni, lotto, scaramanzie  e tradizioni gastronomiche tipiche napoletane, che sono sempre state fonti di riflessioni sul destino dell’uomo per l’autore napoletano, in questa commedia si perdono in una comicità banale.
Anche lo stesso finale sempre  foriero di chiavi di lettura e di interrogativi, nelle varie commedie di Eduardo,qui si rileva una semplice burlesque.
Complessivamente un’iniziativa di recupero, che non coglie il vero e puro retaggio storico e teatrale del padre.
Comunque un paio di ore intervallate da 20 minuti di pausa, di spensieratezza.
Una simpatica serata teatrale.
TEATRO FRANCO PARENTI
Via Pier Lombardo, 14 – 20135 Milano
biglietteria 02/59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
info@teatrofrancoparenti.it

fino al 6 gennaio 2015

 

Baldassarre Aufiero, dicembre 2014 – Mozzafiato Copyright

Ufficio Stampa